“Per quale ragione si è reso necessario l’impiego di un elicottero per effettuare l’ispezione sopra menzionata e non si è invece optato per un assai meno costoso drone?” È questa la domanda contenuta nell’interpellanza presentata dal gruppo Diano Riparte, composto da Michele Calcagno e Angelo Basso, in vista del prossimo Consiglio Comunale di Diano Marina.
In particolare, i consiglieri si riferiscono al sopralluogo effettuato, lo scorso 9 giugno, da parte dell’assessore del Comune di Diano Marina Barbara Feltrin, del Comandante della Polizia Municipale Franco Mistretta e del geometra comunale Gianfranco Ercole, sul tratto dell’Incompiuta Diano-Oneglia chiuso dal 25 novembre scorso causa frana.
Diano Marina: sopralluogo in elicottero sull’incompiuta. L’interpellanza Diano Riparte
“Nei giorni scorsi i sottoscritti Ing. Michele Calcagno e dott. Angelo Basso, consiglieri comunali del gruppo “Diano Riparte” hanno appreso dalla stampa che è stato utilizzato dall’assessore Barbara Feltrin e dal facente funzione di comandante della P.M. Franco Mistretta, un elicottero Aerospatial Ecureil per ispezionare lo stato della frana che ha interrotto lo scorso anno la S.S. 449 nota come “incompiuta” e per verificare l’avanzamento dei lavori effettuati su di essa, per conto del Comune di Diano Marina, al fine di mettere in sicurezza l’infrastruttura di cui sopra.
A seguito di quanto sopra evidenziato e ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale i sottoscritti chiedono che nel corso della prossima seduta dell’organo amministrativo venga data risposta alla seguente
INTERPELLANZA:
1°- Per quale ragione si è reso necessario l’impiego di un elicottero per effettuare l’ispezione sopra menzionata e non si è invece optato per un assai meno costoso drone che, tra l’altro, avrebbe permesso un rilievo di gran lunga più ravvicinato e geolocalizzato,
2°-Per quale ragione il sopralluogo sia stato effettuato da un assessore e da un ufficiale della P.M. che non si ritiene abbiano nel loro profilo professionale, la preparazione per valutare quanto si parava loro di fronte e non, piuttosto, dall’ingegnere responsabile dei lavori e da un geologo.
Gli scriventi comunque hanno l’impressione che il fatto sopradescritto abbia comportato un inutile spreco di denaro pubblico, non abbia dato, peraltro, attendibili risultati, ma sia sia stato realizzato a soli fini propagandistici”.