Si è tenuta questa mattina in Comune a Diano Marina la conferenza stampa di presentazione della Bandiera Blu, ambito riconoscimento che certifica l’ottima qualità delle spiagge e del mare.
La bandiera, lo ricordiamo, era già stata assegnata alla città degli aranci nel mese di maggio, durante il periodo di lockdown per il Coronavirus. Presenti il sindaco Giacomo Chiappori, il vice sindaco Cristiano Za Garibaldi e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nella città degli aranci questo importante riconoscimento, rilasciato dalla Ong danese FEE (Foundation for Enviromental Education) ai luoghi con le acque più belle e pulite, mancava dagli anni ’90.
Dopo la conferenza stampa in Comune, la bandiera è stata issata sul pennone in punta al Molo delle Tartarughe.
A Diano Marina la bandiera blu: l’intervista al sindaco Chiappori
“Noi eravamo pronti già nel 2018 ad avere la bandiera blu, perchè il collettamento con il depuratore di Imperia, che era un requisito fondamentale, lo avevamo finito a dicembre del 2018.
Fortunatamente c’è la burocrazia, fortunatamente le cose sono andate a rilento, perchè se nel 2019 ci avessero dato la bandiera blu, sarebbe passata inosservata.
In questo frangente la bandiera blu è un momento di promozione, è arrivata a cavallo di questo Coronavirus, dove la gente è rimasta ferma nelle proprie case. Oggi gli diciamo venite pure, abbiamo la bandiera blu, abbiamo un bel mare.
Non venite però a sfogarvi, non avete la libertà assoluta. Avete la possibilità di stare 5 minuti in riva ad un bellissimo mare. Io credo che sia un bel messaggio.
Ringrazio la burocrazia che ha rallentato il corso del primo anno e ci ha dato la fortuna di averla quest’anno. Questa bandiera è una medaglia per una città turistica”.
Adesso c’è anche tanta attesa per l’arrivo dei turisti, compresi lombardi e piemontesi
“Si, compresi lombardi e piemontesi che noi abbiamo sempre rispettato. Ogni tanto c’è qualcuno che fa le battutacce, ma c’è anche qualcuno che ha tentato in maniera poco ortodossa di venire di notte, quando non poteva venire.
Noi viviamo di turismo, ma non ci scusiamo con nessuno. Sempre ponti d’oro a chi viene in questa cittadina. Vengono e ci portano dei soldi, oltretutto ce li portano in un momento disgraziato, dove servono per sopravvivere.
La pandemia economica è una di quelle conseguenze della pandemia sanitaria, che tanto ci ha fatto male e forse ce ne farà ancora”.