IMPERIA – “L’assessore Podestà non è adeguato”. Il Movimento 5 Stelle imperiese ha presentato una mozione di “sfiducia” verso l’assessore all’ambiente Nicola Podestà colpevole, secondo i “grillini”,di “non conoscere e governare il tutto (l’appalto Tradeco, ndr) con autorevolezza e competenza”. La mozione sarà discussa il prossimo 13 giugno in consiglio comunale potrebbe riservare sorprese dell’ultima ora. L’operato di Podestà, assessore in quota di “Imperia di tutti Imperia per Tutti”, sarebbe sotto la lente d’ingrandimento non solo della minoranza che con ogni probabilità voterà a favore della mozione di sfiducia ma anche da parte di alcuni componenti dell’amministrazione.
“In relazione al contratto SIA consegnato all’Appaltatore il 19 giugno 2013 – scrivono Antonio Russo e Cara Glorio – e con inizio del servizio il 20 giugno 2013, a circa 12 mesi di distanza sono sufficienti due soli numeri per decretare il fallimento della politica ambientale dell’assessorato competente: a tutto maggio 2014 sono stati spesi, oltre 7,5 milioni di €, soldi dei cittadini, a cui dovranno sommarsi le penali regionali e provinciali per alcune centinaia di migliaia di €, per raggiungere il 31% di Raccolta Differenziata ( dato a fine aprile 2014) ). Mai fu speso così tanto per ottenere così poco!
I pessimi risultati raggiunti non corrispondono all’enorme quantità di denaro pubblico speso e il Gruppo Movimento 5 Stelle ha più volte denunciato, già dai primi Consigli Comunali, le inadempienze da parte della stazione appaltante; inadempienze che certamente hanno rappresentato una zavorra pesantissima.
L’Assessore, per parte sua, ha sempre dimostrato di non essere adeguato al ruolo , probabilmente anche perché riluttante ad accettare le segnalazioni del gruppo di opposizione per quello che volevano essere: consigli per far “girare la macchina” a dovere e inoltre, in più occasioni, l’Assessore ha dato l’impressione di non conoscere e governare il tutto con autorevolezza e competenza.
Molte volte (Podestà) si è lanciato in dichiarazioni entusiastiche, del tipo: “contratto rivoluzionario” , “entro 2 o 3 mesi avremo la variante al PRG per il CdR di Artallo” (novembre 2013); “a gennaio ( di quale anno?) il CdR di Chiusanico sarà consegnato alla Tradeco”, dimostrando una completa ignoranza dei tempi e meccanismi della macchina amministrativa e delle azioni da intraprendere per ottenere la corretta gestione di questo appalto”.
L’Assessore non è mai riuscito a far rispettare all’Appaltatore i suoi impegni e al contrario, ha avvallato e agevolato iniziative dell’Appaltatore contrarie agli impegni contrattuali: ad esempio le modalità di consegna dei Kit per la differenziata, di cui l’Assessore ha sempre difeso il metodo esecutivo, assolutamente difforme da quanto previsto dal capitolato, con grave lacuna circa il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini, nonché, la campagna di informazione pubblica della raccolta differenziata, assolutamente non conforme a quanto previsto dal capitolato e, per quel poco che è stato fatto, solo a spese dei cittadini, impiegando soldi pubblici diversi da quelli previsti dall’appalto. Certamente sono state applicate le penali previste, ma questo, se da un lato farà risparmiare qualcosa, dall’altra conferma lo stato di sofferenza della raccolta dei rifiuti nella nostra città.
Ritenuto che la responsabilità politica delle pessima gestione dell’appalto sia anzitutto dell’Assessore all’Ambiente e la sua manifesta inidoneità ne renda doverosa la revoca della relativa delega, ove non sopraggiungano le dimissioni spontanee si chiede: al Sindaco, ove l’Assessore all’Ambiente Dott. Nicola Podestà non provveda autonomamente a rassegnare le proprie dimissioni, a revocare allo stesso le deleghe di Assessore all’Ambiente”.
“Preferisco non commentare, me lo aspettavo – ha dichiarato l’assessore Podestà a ImperiaPost – non mi stupisce per niente, è nel loro stile”.