A poco meno di tre mesi dalle elezioni regionali (si voterà a settembre, probabilmente il 20-21), ecco il secondo sfidante del presidente uscente Giovanni Toti, in Liguria. Si tratta di Aristide Fausto Massardo, 66 anni, stimato professionista, ex preside della Facoltà di Ingegneria a Genova. E’ stato lo stesso Massardo, vicino agli ambienti del centrosinistra, e già tra i papabili candidati, ad annunciare la propria discesa in campo.
Massardo, che va ad aggiungersi ad Alice Salvatore (ex M5S) candidato presidente del neonato movimento “Il Buonsenso”, ha annunciato che correrà con una propria lista, il cui simbolo verrà presentato nelle prossime ore. Resta da capire, ora, se il M5S e tutto il centrosinistra (Pd, forze progressiste, sinistra radicale) decideranno di appoggiare l’ex preside o se, al contrario, prevarrà la figura del giornalista Ferruccio Sansa o, ancora, si procederà alla ricerca di un ulteriore candidato.
Regionali 2020, Liguria: scende in campo Aristide Fausto Massardo
“Dopo otto mesi di lavoro spesi a valutare e individuare le possibili soluzioni ai problemi che attanagliano la nostra regione, confermo la mia decisione di candidarmi alla presidenza della Regione Liguria – ha dichiarato Massardo – Questa scelta è motivata dall’obbligo di non disperdere quanto fatto in questi mesi e dal dovere di dare una risposta a chi mi sostiene e ai tanti liguri di diversa fede politica che mi chiedono di rappresentarli per costruire un modello di Liguria alternativo a quello delle destre sovraniste.
La mia volontà infatti è di unire e non dividere tutti coloro che, forze politiche e cittadini, si riconoscono in comuni valori.
Ho quindi deciso di iniziare la campagna elettorale per occuparmi, insieme alle forze che decideranno di sostenermi, dei reali bisogni dei cittadini liguri, delle loro famiglie e della nostra comunità sociale, culturale e produttiva in un contesto globale che necessita di competenza, trasparenza, etica della responsabilità, e capacità decisionale. Unire le forze politiche e sociali che si riconoscono nei valori della democrazia, dell’antifascismo, della Costituzione, dell’europeismo e che si collocano nel campo alternativo a quello miope sovranista è il cuore del mio programma che si avvia ad essere disponibile ad ogni contributo condiviso su questo tracciato.
Mi candido per senso di responsabilità.
Nelle prossime 48 ore, insieme a chi vorrà sostenermi, presenterò il simbolo della mia lista e i miei punti programmatici, già ampiamente condivisi da più parti, improntati a scelte chiare in favore dell’ambiente, sanità pubblica, lavoro, infrastrutture, crescita e sviluppo sostenibile. Da cittadino e da ingegnere non posso vedere la mia regione, cuore portuale e culturale, inaccessibile a causa dell’incuria dell’incompetenza di chi ha avuto responsabilità in questi anni così come non posso accettare il decadimento di un sistema sanitario ligure che pure vantava un passato glorioso.
Mi candido quindi per dare una prospettiva di vero rinnovamento alla Liguria e una nuova speranza ai suoi cittadini”.