A margine della visita, presso l’Ospedale di Imperia, dell’assessore regionale alla sanità Sonia Viale e del direttore generale della Asl1 Marco Damonte Prioli, per ringraziare il personale sanitario impegnato nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus, ImperiaPost ha intervistato il Primario del Pronto Soccorso, dott. Luca Acquarone.
Acquarone ha raccontato al nostro cronista come il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imperia ha vissuto l’emergenza Covid e cosa si aspetta dai prossimi mesi.
Imperia, emergenza Coronavirus: l’intervista al primario del Pronto Soccorso Luca Acquarone
“L’ospedale di Imperia ha avuto più una funzione di supporto all’ospedale di Sanremo che è stato stabilito come centro Covid, ovviamente avendo a disposizione il reparto delle malattie infettive.
Il pronto soccorso di Imperia e tutto l’ospedale di Imperia ha ricevuto e convogliato tutte le patologie non Covid presenti in provincia e ha dovuto gestire quest’altro tipo di patologie. Inoltre ha dovuto fare filtro, per fare fronte alle sintomatologie che richiamavano il Covid.
Abbiamo dovuto cercare di separare in modo ottimale i due percorsi terapeutici e diagnostici per i pazienti non Covid e per i pazienti Covid. Questo ha aggiunto un po’ di difficoltà al nostro abituale sistema di funzionamento”.
Cosa vi aspettate dai prossimi mesi?
“Posso dire quella che è la mia speranza, che tutto sommato per il futuro il Coronavirus cominci a comportarsi come un normale virus influenzale.
Purtroppo non si può abbassare la guardia perchè è un tipo di patologia che ancora non conosciamo completamente.
Dobbiamo prevedere per i prossimi mesi una accentuazione nuova delle patologie di tipo respiratorio- infettivo. Sarà nostra cura riuscire a distinguere fra quelle che sono Covid e quelle che non lo sono. Fino a prova contraria dobbiamo considerare tutti quanti Covid”.
La tenta triage verrà smantellata o rimarrà ancora attiva?
“Rimarrà il più possibile per garantire una separazione dei pazienti sin dall’ingresso nell’ospedale, in modo che il più possibile ci sia distanziamento fra i pazienti con una patologia sospetta per Covid e pazienti che questo sintomo non li abbia”.