23 Novembre 2024 22:17

Cerca
Close this search box.

23 Novembre 2024 22:17

Liguria, ripartenza: la proposta di Alice Salvatore (ilBuonsenso). “Abbassare la Tari alle piccole e medie imprese”

In breve: Alice Salvatore, presidente de "IlBuonsenso", interviene in merito al tema della ripartenza delle imprese liguri.

“Abbassiamo la Tari alle PMI Liguri. Il lockdown subìto a causa dell’emergenza coronavirus ha portato le imprese della Liguria allo stremo in ogni settore e cosa sta facendo la maggioranza per aiutarle? Nulla”.

Lo afferma la consigliera regionale Alice Salvatore, presidente de “IlBuonsenso”, in merito al tema della ripartenza delle imprese liguri.

Alice Salvatore, la proposta per le imprese: abbassare la TARI alle PMI liguri

“Pagare le tasse è un dovere e un diritto del cittadino. Ma se le imprese falliscono come fanno a pagare?

La Tari, lo ricordiamo, è la tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e deve essere pagata da chiunque possieda o abbia in affitto locali o aree scoperte che producano rifiuti.

Una tassa importante per la gestione del territorio ma deve essere possibile perlomeno diminuire la portata di questo tributo in virtù delle conseguenze che l’isolamento sociale e il blocco delle attività hanno causato alle piccole e medie imprese.

La Liguria è una regione le cui PMI rappresentano un vanto a livello nazionale, perché profondamente legate al territorio.

Ora a prevalere sono le difficoltà: di ripartenza, di gestione. In molte hanno dovuto fare affidamento alla cassa integrazione per evitare di mandare a casa i lavoratori, altre, dopo non aver fatturato per quasi tre mesi saranno costrette a chiudere, un dramma che non colpirà solo le loro famiglie con l’ovvio aumento dell’uso degli ammortizzatori sociali.

Impoverimento della popolazione e difficoltà quindi. Per poter evitare tutto questo ed essere di vero aiuto alle imprese e ai lavoratori bisogna abbassare la pressione fiscale ed eliminare o per lo meno abbassare sensibilmente la Tari, purtroppo carissima in Liguria.

A causa del covid-19 le imprese non solo hanno dovuto fare i conti, quando “fortunate” ad avere fatto il fatturato misero dei mesi di lockdown, ma si sono dovute caricare sulle spalle anche tutte quelle spese vive necessarie alla riapertura come i tamponi ai lavoratori e la sanificazione degli locali di lavoro.

La maggioranza? Muta. Ancora stiamo aspettando risposta alla maggior parte delle interrogazioni presentate in materia imprese e sanità. Tante promesse e poi il nulla. Quando c’è bisogno di trovare soluzioni ai problemi dei cittadini, chi è al potere sembra essere sempre troppo distratto per essere efficace.

Le imprese infatti continuano a vedersi recapitare il costo della Tari, con allegata letterina che invita a pagare.
Nonostante non abbiano fatturato, nonostante ci si trovi in uno stato di emergenza. È doveroso ricordare che in una regione come la Liguria, dove l’economia gira proprio grazie alle piccole medie imprese, se le stesse dovessero fallire, a disgregarsi sarebbe lo stesso tessuto sociale – oltre che commerciale – della zona.

Le PMI, in questo momento hanno bisogno di fondi, di aiuto, di investimenti.

Cosa fa la maggioranza regionale? Nulla. E con il suo silenzio, con il suo non agire fa sì che al danno si aggiunga pure la beffa. Se un’attività rimane ferma non produce, e se non produce non crea scarto. Dato il momento difficile e l’emergenza in cui ci si trova, perché non cancellare la Tari per un certo periodo o perlomeno rivederla al ribasso?

D’altronde se non hanno potuto lavorare, non hanno nemmeno prodotto rifiuti.

I soldi risparmiati dalle imprese potrebbero essere usati per ripartire. Per ritornare a lavorare a pieno regime.
Basta a imprese abbandonate a sé stesse. Dobbiamo sostenere gli imprenditori che danno lavoro alla Liguria.
Le PMI vanno messe nelle condizioni di non chiudere, di essere autosufficienti.

Bisogna aiutare adesso e non far finta di essere tristi quando si legge sui giornali che un’impresa sia fallita.
Agire subito, non rimanere in silenzio.

Non si possono sprecare risorse su progetti fallimentari perché comodi ai soliti noti o perché fa tanto “bravo” in campagna elettorale.

La Liguria con le promesse vuote non sa più che farci.

Abbassare la pressione fiscale è uno degli strumenti migliori per risollevare un’economia.

Basta smettere di nascondersi. Noi spingeremo affinché le necessità dei lavoratori e degli imprenditori siano ascoltate.

Affinché la situazione cambi, una volta per tutte”.

Condividi questo articolo: