“L’intervento sul Rio Oliveto e su Via Felice Musso, non è uno sfizio, un capriccio, una fissazione, mia o di altri; soprattutto, non è un’opera di viabilità, ma è un’opera idraulica, di protezione civile, di sicurezza per i cittadini, per la messa in sicurezza e contro le esondazioni di un intero quartiere della città – Interviene così Giuseppe Fossati, vice sindaco della città di Imperia, in risposta alle proteste dei residenti delle frazioni Costa d’Oneglia, Oliveto e Panegai per le modalità di esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del Rio Oliveto.
Imperia, lavori Rio Oliveto: vicesindaco Fossati risponde alle proteste dei residenti della zona
“E’ certamente un’opera che, durante la sua realizzazione, comporta dei disagi per chi vive e frequenta la zona.
L’Amministrazione lo sa, il Sindaco lo sa, il sottoscritto lo sa. Mi rendo conto, mi dispiace, vorrei che non fosse così, ma è inevitabile. Lo stato dei luoghi e la viabilità della zona, però, è quella che è.
Per la prima parte dell’opera, circa la metà, si è creata una viabilità alternativa che credo abbia funzionato bene.
Per la seconda parte, che durerà al massimo tre mesi (ma confido molto meno), dobbiamo chiedere ai cittadini un sacrificio personale, ossia l’utilizzo di vie di accesso a Costa d’Oneglia ed Oliveto certamente non comode o agevoli.
Questo sacrificio viene chiesto, però, ci tengo a sottolinearlo, per l’interesse generale, per l’interesse della nostra Comunità.
Quanto poi alla differenza tra il progetto “presentato da Capacci”, non so, ovviamente, cosa il precedente Sindaco abbia presentato, quando e come.
Segnalo però che l’unico progetto approvato da tutti i soggetti interessati e, anzitutto, dalla competente autorità idraulica, è del 2016, giaceva nei cassetti del Comune inattuato ed è stato attuato adesso, solo grazie all’impegno di questa Amministrazione che lo sta realizzando, a costo zero per i cittadini, avendolo posto a carico di un soggetto privato, nell’ambito di convenzione urbanistica connessa.
Vorrei pertanto rassicurare l’On.Rainisio e tutti i cittadini, nessuna modifica, l’allargamento previsto non è mai mutato ed è il massimo consentito dalle regole idrauliche che, ribadisco, sono quelle che dobbiamo rispettare per ottenere l’obiettivo di liberare l’area a valle dal rischio esondabilità, con tutto ciò che comporta per la sicurezza dei cittadini e dei loro beni.
Quel progetto, in effetti, ha una criticità in qualche punto, rimasto di ampiezza identica a prima, e, infatti, l’Amministrazione sta ragionando come risolvere queste criticità, allargando la strada sul lato monte, poiché sul lato valle, ossia lato Rio Oliveto, è impossibile, per le più volte citate ed inderogabili regole idrauliche.
Chiudo manifestando ai cittadini interessati la mia comprensione, ringraziandoli per i sacrifici che dovranno subire per qualche mese, nell’interesse generale, e ribadisco che la mia porta è, come è sempre stata, aperta per tutti.
Certo, se vogliamo risolvere i tanti problemi della nostra Città, dobbiamo tutti uscire da quella che gli anglosassoni chiamano la “protesta del Nimby”: bene fare le opere pubbliche indispensabili ma “Not In My Back Yard” (lett. “Non nel mio cortile”). La protesta del Nimby porterebbe alla paralisi di qualsiasi iniziativa”.