L‘ex Procuratore aggiunto di Imperia, Grazia Pradella, che da poco meno di un mese ha preso servizio a Piacenza, con l’incarico di Procuratore Capo, ha condotto un’inchiesta senza precedenti che ha portato al sequestro della Caserma dei Carabinieri di Piacenza e all’arresto di sei militari.
Piacenza: sequestrata Caserma Carabinieri. Tra i reati contestati spaccio, estorsione e tortura
Tra i reati contestati, lo spaccio, con il favoreggiamento di alcuni trafficanti di droga, l’estorsione e la tortura. La Caserma sequestrata dalla Procura è quella di via Caccialupo.
Tra gli episodi nel mirino degli inquirenti, un accordo con gli spacciatori, con i proventi dello spaccio in cambio della documentazione necessaria ai corrieri della droga per aggirare le restrizioni del lockdown e arrivare a Milano, e il pestaggio di un cittadino, accusato di spaccio di droga attraverso prove false, costruite ad arte, poi ingiustamente arrestato.
“Voglio ricordare che tutti i reati più gravi contestati sono stati commessi durante il lockdown con il disprezzo delle più elementari regole di cautela imposte dai decreti governativi – ha dichiarato il Procuratore Pradella nel corso di una conferenza stampa – Il tentativo giornaliero di approvvigionamento di droga per il territorio di Piacenza, compiuto con un’attività di staffetta con macchine che trasportavano stupefacenti. Uno dei carabinieri ha custodito la droga per conto di spacciatori nel proprio garage. Siamo al di fuori di ogni attività lecita. Fa male per chi ha sempre creduto nell’Arma dei Carabinieri.
Quello che la Procura deve chiedersi e che deve chiedersi anche l’Arma, è come sia stato possibile che un appuntato dei Carabinieri con un atteggiamento in stile Gomorra abbia acquisito tutto questo potere”.
“Totale sostegno all’autorità giudiziaria – ha comunicato il Comando Generale dei Carabinieri – I gravissimi episodi oggetto di indagine sono ulteriormente aggravati dall’incommensurabile discredito che gettano sull’impegno quotidianamente assicurato dai carabinieri al servizio dei cittadini e a tutela della legalità“.
Grazie Pradella, che nel corso della sua carriera ha condotto inchieste importanti quali quella sulla strage di Piacca Fontana, nel corso della propria permanenza a Imperia ha coordinato svariate indagini sulla pubblica amministrazione, tra le quali, ad esempio, le “autopsie fantasma” dell’Asl e i concorsi truccati di Rivieracqua.