Non sono mancate le polemiche, ieri, 30 luglio, in consiglio comunale, a Imperia, per le modifiche al regolamento edilizio proposte dall’amministrazione Scajola e approvate dall’assise.
In particolare, il consigliere comunale di opposizione, Davide La Monica (Vince Imperia), ha sollevato forti perplessità sulla variante che impone l’obbligo di “reperire almeno due posti auto per ogni nuovo unità immobiliare aggiuntiva”.
La modifica, presentata dal vincesindaco e assessore all’urbanistica Giuseppe Fossati e fortemente voluta dal Sindaco Claudio Scajola, impone a chi costruisce una nuova abitativa di realizzare due posti auto, o in alternativa, se non possibile, di versare al Comune di Imperia il valore equivalente.
Obiettivo dell’amministrazione, come spiegato Scajola e Fossati in aula, reperire nuovi posti auto privati, per alleggerire il traffico su quelli comunali, e al contempo recuperare le risorse economiche necessarie per realizzare nuove aree parcheggio per la collettività.
L’opposizione, però, non ci sta, in particolare il consigliere La Monica, che ha espresso tutte le proprie perplessità durante un’accesa discussione.
Imperia: nuovo regolamento edilizio, tensione in consiglio
Nel dettaglio, la modifica contestata riguarda l’articolo 78 del regolamento edilizio.
“In tutti gli interventi comportanti aumento della capacità insediativa, mediate incremento di volume, mutamento di destinazione d’uso o semplice frazionamento delle unità immobiliari esistenti i soggetti attuatori dovranno reperire almeno due posti auto per ogni nuova unità immobiliare aggiuntiva. Qualora sia dimostrata l’impossibilità per mancanza di disponibilità di spazi idonei dovranno essere monetizzati i posti auto”.
Le perplessità di La Monica
“È stata introdotta una modifica a mio parere del tutto illogica, che a tratti presenta dei profili di illegittimità.
Noi riteniamo che sia una norma ingiusta ed illegittima perchè nel momento in cui una persona va a frazionare un immobile di proprietà e va magari a creare due immobili più piccoli, si troverà a dover monetizzare o realizzare due nuovi posti auto.
Per realizzare due nuovi posti auto in centro, il comune valuta una spesa di circa 24 mila euro.
L’altro profilo di illegittimità che secondo me è frutto di una svista, è che comunque se uno realizza un monolocale, dovrà pagare la stessa somma di un altro soggetto attuatore che andrà a realizzare un immobile di 400/500 metri quadri.
Tutte le norme sono leggi che parametrano le unità abitative a una percentuale da destinare a parcheggio. Questa norma non va a parametrare l’unità abitativa alla percentuale che deve essere destinata a parcheggio.
È questa l’assurdità di questa norma che secondo me andrà a creare gravi problemi a tutto il mondo dell’edilizia e anche a tutti i cittadini.
Ad esempio, prendiamo un alloggio di 138 mq, che si vuole frazionare, realizzando un monolocale di 38 mq. Rimarrà l’immobile esistente di 100mq , verrà creata una nuova unità abitativa di 38mq e su questo nuovo immobile si dovranno realizzare due parcheggi e, dove non è possibile, pagare al comune la somma di 24 mila euro. Questa è una cosa assurda che provocherà il blocco di queste pratiche nei prossimi mesi”.