24 Dicembre 2024 04:00

24 Dicembre 2024 04:00

Regionali 2020: Chiappori candidato presidente. “Liguria sia regione a Statuto Speciale, ecco il mio programma”/Foto e Video

In breve: Chiappori, candidato alla presidenza della regione con "Grande Liguria", costola del progetto politico "Grande Nord", si è presentato oggi, 4 agosto, alla stampa.

“Il primo punto del programma elettorale? Trasformare la Liguria in una regione a Statuto Speciale”. Cosi Giacomo Chiappori, Sindaco di Diano Marina, candidato alla presidenza della Regione Liguria con “Grande Liguria“, costola del progetto politico “Grande Nord”, si è presentato ufficialmente oggi, 4 agosto, alla stampa.

Regionali 2020: Giacomo Chiappori candidato con “Grande Liguria”

Il logo

“Il logo che abbiamo scelto mi riporta al passato, ai primi tempi. Avevamo un’idea di Lega legata alla bandiera di San Giorgio, alla Liguria. Chi meglio di Gian Battista Perasso, detto Balilla, che diede una spinta rivoluzionaria nel ‘700?”.

Perché la candidatura

“Mi sono candidato dopo aver ascoltato a lungo la gente, nel tempo. Non sono nato ieri. Tutti sanno che sono stato per anni segretario della Lega in Liguria. Il sogno di allora non si è ancora realizzato. Ci sono stati dei cambiamenti che non mi sono piaciuti.

Questo è l’inizio di un percorso politico che si collauda in Liguria per poi aprirsi ad altre regioni”.

Il programma elettorale

“Il programma? E’ già completato. Lo divulgheremo a breve”.

Liguria Regione Statuto Speciale

“Il primo punto del nostro programma elettorale è trasformare la Liguria in una regione a Statuto Speciale. Vogliamo tornare a un sistema confederale, in cui ogni regione diventa una sorta di cantone e può legiferare senza la concorrenza dello Stato. Bisogna riprendere i rapporti con i funzionari. C’è uno scollegamento totale tra l’impianto amministrativo della pubblica amministrazione e la gente.

Se avessimo una Regione a Statuto Speciale oggi avremmo le stesse condizioni di Trentino, Valle D’Aosta, Sicilia, Sardegna. La Sicilia può usufruire di 560 milioni di euro, non bruscolini, perché a Statuto Speciale”.

Unione dei Comuni

“Altro punto importante del nostro programma elettorale è la fusione dei Comuni. Per non abbandonarli al loro destino è necessaria una fusione, per fare in modo che bacini socio economici omogenei siano rappresentati da un solo Comune, più ampio. Nel Golfo Dianese, ad esempio, ci sono sette comuni, sette segretari, sette sindaci e avanti cosi. Se fosse un unico Comune, sarebbe da 18 mila abitanti. Bisogna creare le condizioni per far sentire tutti cittadini di serie A, mentre oggi si sentono di serie B e serie C”.

Infrastrutture

“Per quanto riguarda le infrastrutture, bisogna portare a termine i progetti esistenti prima di pensare a quelli nuovi. Non si può pensare di andare sempre in deroga al codice degli appalti. Ieri il nuovo ponte di Genova mi ha emozionato, cosi come l’arcobaleno. Ma ho fatto una riflessione. Quel ponte è caduto, non ci deve essere esaltazione. Non bisogna vantarsi di averlo rifatto in niente. Perché se per tutte le grandi opere andassimo in deroga al codice degli appalti vi faccio vedere che riusciremmo a fare tutto quello che abbiamo nella nostra testa. Perché, ad esempio, non è stata prevista una deroga per i lavori sulle autostrade? E’ stato un grande errore. Per vie delle code sulle autostrade abbiamo perso turismo, che è andato verso l’Emilia Romagna.

Io oggi venuto a Genova in moto perché ho detto, bagnato, ma puntuale.

Tra le priorità c’è il completamento del Tenda, l’Armo-Cantarana, il raddoppio della ferrovia tra Andora e Finale. E’ vergognoso che non sia ancora stato fatto. Abbiamo ancora la ferrovia del ‘900. Andando a Ponente c’è la Pontremolese. Queste cose devono essere fatte.

Noi, ad esempio, non siamo per la Gronda. E una progettazione, ne parleremo. Prima, però, chiudiamo le opere vecchie. Io credo che il genovesato, nella sua interezza, ha già sei corsie lungo il mare che hanno sopperito alla  mancanza del Ponte Morandi. Con il nuovo Ponte San Giorgio non credo ci saranno grossi problemi.

Le autostrade del mare sono un progetto accantonato nel tempo, ma a mio modo di vedere rappresentano una grande opportunità. Un collegamento via mare. Si parlava di partire da Nizza, passando per Sanremo, Imperia, Loano. Altra idea è il potenziamento della ferrovia del Tenda che porta da Alassio fino a Cuneo. Una volta era addirittura collegata ad Amsterdam, per quella che era la grande Riviera dei Fiori, che oggi esiste un pò meno”.

Bilancio

“Chi arriverà in regione dovrà fare un controllo dei conti, perché in Liguria ci sono degli scompensi economici che vanno messi a posto”.

Sanità

“Per quanto riguarda la sanità, occorre innanzitutto una verifica sugli ospedali unici. Sono necessari? Cosa ne facciamo della nostra sanità nel passaggio al nuovo ospedale unico? I soldi spesi in Alisa non servono a niente, lo dice anche la Corte dei Conti. Diciamo no alla distruzione del Galliera. È un’eccellenza della sanità ligure”.

Turismo

“Abbiamo necessità di rilanciare il marketing, la pubblicità. Abbiamo il mare, l’entroterra. Abbiamo necessità di allungare le stagioni. Il turismo congressuale può rappresentare una grande opportunità. Non basta dire ‘la mia Liguria’, bisogna studiare come rinnovarsi”.

La campagna elettorale e gli avversari

“Io non mi metto contro nessuno. Mi sono candidato per dare dignità e risposte a chi non sa più chi votare. C’è un sacco di gente che non va più a votare. Ci vuole qualcosa di nuovo. Non è l’abito che fa il monaco, ma quello che si ha dentro. Io non sono un candidato da giacca e cravatta. Centrodestra e centrosinistra devono preoccuparsi se andrà a votare piu del 40% degli elettori. Hanno amministrato facendo incazzare un sacco di gente.

Farò una campagna elettorale molto rivolta ai social, perché il Covid impedisce assembramenti. Io non ho tutti i giorni da tagliare i nastri. E’ nata la danza dei milioni che arriveranno fino al 20 settembre”. 

La Giunta Toti

“Ha fallito? Non parlerei di fallimenti. Io avrei fatto diversamente, uno per tutti, non avrei lasciato lavorare esclusivamente sul ponte, ma avrei fatto lavorare su tutto il percorso autostradale per evitare che nel momento di riapertura dovessero richiudere. Un governatore doveva dare un pugno secco sul tavolo e cambiare le cose, se era possibile.

Toti dice che parlo per farmi vedere, io non voglio farmi vedere da nessuno, io sono così e non modifico il mio modo di fare e dico le cose che penso.  Molte volte danno fastidio.

Abbiamo avuto dei problemi nella sanità, nella viabilità, nei trasporti, non abbiamo strutture. Sono venuti due volte a vedere il foro di Cantarana, e siamo ancora lì. C’è voluta la Classicissima per togliere il semaforo a Pieve di Teco. Siamo ridotti a questi punti. Io penso di fare qualcosa di diverso”.

La lista

“La Lista è già pronta. Non ho necessità di raccogliere le firme. C’è qualcuno che ci appoggia in Parlamento, ma non voglio dire altro. Noi vogliamo livellare verso l’alto. Noi non abbiamo Salvini che prende i voti. Qualche mio amico che ha Salvini che prende i voti avrebbe da ripensare a quello che ha fatto sino ad oggi”.

I silenzi della Lega e l’appoggio di Bossi

“La Lega? Non mi ha chiamato nessuno. Bossi? Lo sentirò stasera. Gli chiederò di battere a salire. Porto avanti il nostro sogno. Gli chiederò formalmente di dare il la in maniera positiva a questo progetto politico”.

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