13 Novembre 2024 09:47

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13 Novembre 2024 09:47

Coronavirus, Liguria: distanziamento sui treni, l’appello dei sindacati. “Più controlli e incremento dell’offerta”

In breve: L'esito dell’incontro con l’assessore regionale ai trasporti richiesto dal Sindacato a seguito dell’emanazione dell’ordinanza del Ministero della Salute che impone il distanziamento sociale su tutti i treni.

“Il sindacato ha ribadito la necessità dell’intervento delle forze dell’ordine laddove non venga rispettata la distanza di un metro a bordo treno o l’utilizzo delle mascherine, condizioni assolutamente necessarie per scongiurare la recrudescenza dell’epidemia, poiché il criterio della responsabilità individuale risulta al momento assolutamente insufficiente”. 

Lo scrivono le Segreterie Regionali della Liguria di ILT-CGIL UILTRASPORTI FAST Confsal ORSA Ferrovie, in riferimento alla decisione della Regione Liguria di non ripristinare il distanziamento sociale a bordo dei treni.

Coronavirus, Liguria: distanziamento sui treni, l’appello dei sindacati

“Si è svolto in videoconferenza l’incontro con l’assessore regionale ai trasporti richiesto dal Sindacato a seguito dell’emanazione dell’ordinanza del Ministero della Salute che impone il distanziamento sociale su tutti i treni.

Le Organizzazioni Sindacali avevano anche scritto alle Prefetture chiedendo il rispetto dell’ordinanza ministeriale, dopo che il Presidente della Regione aveva comunicato che avrebbe mantenuto in vigore le norme regionali che derogano al distanziamento dei posti a sedere sui treni regionali fino all’8 agosto.

L’assessore ai trasporti ha comunicato di essere in attesa di conoscere gli esiti della riunione della Conferenza Stato Regioni (conclusa in serata con la richiesta di un incontro urgente al Ministero dei Trasporti e al Ministero della Salute, incontro che si terrà il prossimo 10 agosto).

La Regione ha confermato al Sindacato la contrarietà alla sospensione della deroga in quanto i posti disponibili sui treni e sugli autobus sarebbero insufficienti rispetto alla domanda di trasporto generata da pendolari e turisti, e a maggior ragione lo saranno alla ripresa delle scuole.

Il sindacato, ribadendo l’importanza del rispetto delle norme previste dal comitato tecnico scientifico nazionale rispetto alla tutela della salute di viaggiatori e lavoratori, ha chiesto alla Regione di ripristinare il 100% dell’offerta prevista nella fase pre covid, in quanto al momento risulterebbe attestata solo al 93%, nonostante la garanzia della copertura economica del contratto di servizio al 100% grazie alle risorse stanziate dal Ministero dei Trasporti nei recenti provvedimenti di legge. L’assessore ha confermato anche l’incremento degli indennizzi alle imprese di trasporto su ferro e su gomma di ulteriori 400 milioni a livello nazionale con il prossimo provvedimento di agosto, risorse che andranno a compensare i mancati introiti e i maggiori costi generati dalle misure di sicurezza legate all’emergenza.

La Regione ha risposto che non sarebbe possibile incrementare ulteriormente l’offerta in quanto non sarebbero disponibili tracce orarie sull’infrastruttura di RFI nelle fasce orarie che richiederebbero convogli aggiuntivi.

Il sindacato ha ribadito la necessità dell’intervento delle forze dell’ordine laddove non venga rispettata la distanza di un metro a bordo treno o l’utilizzo delle mascherine, condizioni assolutamente necessarie per scongiurare la recrudescenza dell’epidemia, poiché il criterio della responsabilità individuale risulta al momento assolutamente insufficiente.

Il sindacato ha inoltre chiesto alla Regione di farsi parte attiva con Trenitalia perché vengano rinforzati gli addetti a terra che governino i flussi ai treni ed effettuino la controlleria, che a bordo non può più essere effettuata a causa del sovraffollamento.

Sulla base degli esiti dell’incontro della conferenza stato-regioni il sindacato valuterà le azioni di intraprendere per tutelare la salute dei lavoratori e degli utenti a bordo treno”.

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