“La Fondazione Isah ha dimenticato i propri ragazzi e le sue famiglie”. Cosi, sui social, si è sfogata Iolanda Carrabba, mamma di un ragazzo, Gabriele, utente semi-residenziale all’Isah.
Lo sfogo di Iolanda, intercettato da Sinistra Italiana e denunciato con un comunicato stampa, arriva a pochi mesi dal completamento dell’iter di privatizzazione dell’Isah, fortemente voluto dal presidente Stefano Pugi, e che tante polemiche ha suscitato.
Imperia: Isah, lo sfogo di una mamma
“Fino a quando ci prendevano in giro per ottenere ciò che hanno ottenuto, l’Isah mi sembrava una grande famiglia, postavo solo cose belle, facendo tanta pubblicità a questo istituto nominato ‘d’eccellenza’. Presenziavo a tutti gli eventi (prendendo la giornata di ferie dal lavoro) pur di fare foto e postarle, per far vedere che istituto efficiente era l’Isah di Imperia!!!!
Ho avuto anche la fortuna di farvi amare questo istituto con i miei progetti per i ragazzi!!!! (grazie per avermi sempre aiutata).
Oggi, purtroppo, non posso più dire le stesse cose di tanti anni fa. Oggi la Fondazione Isah ha dimenticato i propri ragazzi e le sue famiglie.
Oggi lo frequentiamo ad intermittenza, non vengono più rispettati nemmeno i due giorni concessi a settimana o tutte le ore.
Proprio oggi (15 agosto, ndr) mi hanno comunicato che la prossima settimana Gabriele non può frequentare lunedì e giovedì perché non possono garantirmi l’operatore.
Da oggi la mia sarà una guerra personale che magari servirà per altri ragazzi per ottenere i diritti di un disabile (o magari non servirà ma voglio che si sappia cosa succede).
Io si che voglio bene ai ragazzi, io si che penso ai loro genitori, io si che voglio nuovamente l’Isah di una volta.
Sono l’amministratore di sostegno di Gabriele e mi sento in dovere di lottare per lui e per altri ragazzi come lui!!!!!!!”.