IMPERIA – E’ stato uno dei primi provvedimenti adottati dalla giunta Capacci, e sin dalle sue prime fasi non ha mancato di destare malumori e polemiche, che quest’oggi si concretizzano in un ricorso al Tar.
L’oggetto del contendere sono le numerose ‘poltrone’ che fino al 2013 garantivano a 44 persone un ruolo di direzione all’interno di altrettanti settori del Comune di Imperia e chiaramente un bonus annuale per quanto svolto. Il sindaco, allo scopo di risparmiare risorse, ottimizzare il lavoro e incentivare la meritocrazia, ha decapitato ben 18 posizioni organizzative, snellendo di fatto i numerosi settori e facendo risparmiare all’Ente 150 mila euro all’anno. Ciò nonostante, le polemiche all’interno del palazzo non sono mancate, e anche i sindacati recentemente si sono fatti sentire definendo ‘illegittime’ le nuove posizioni organizzative, in quanto assegnate senza il parere positivo dell’Oiv (Organismo Interno di Valutazione), ma solo della Giunta Comunale.
La decisione della giunta targata Capacci, preceduta da un vero e proprio bando, è stata ufficializzata lo scorso 14 maggio, giorno in cui sono stati resi noti i nomi dei prescelti. Uno di questi, Daniela Grassano (SETTORE AFFARI LEGALI, GARE, CONTRATTI, COMMERCIO E RELAZIONI CON IL PUBBLICO, importo lordo annuale euro 7.000) ha deciso di fare ricorso al Tar, probabilmente in quanto penalizzata dalle nuove disposizioni che le riducono il bonus annuo di ben 4 mila euro (in precedenza la signora Grassano, sempre all’interno del settore affari legali, beneficiava di un importo lordo annuo di 11 mila euro).
Ma Capacci non ci sta e rimanda al mittente le eventuali accuse. “Ritenuto opportuno, nell’interesse del Comune, resistere alle pretese di annullamento formulate nel notificato ricorso al fine di difendere la legittimità degli atti impugnati (…) deliberiamo di autorizzare il Comune di Imperia a proporre eventualmente e per quanto occorra ricorso incidentale avverso il ricorso al TAR Liguria della Sig.ra Grassano” recita la delibera comunale.
Staremo a vedere chi la spunterà, nel frattempo la dichiarazione di ‘illegittimità’ da parte della Cisl richia, dopo tante polemiche, di far nuovamente azzerare le posizioni organizzative.
D.C.