L’ordinanza del Sindaco di Imperia Claudio Scajola sull’obbligo di ritiro dei mastelli entro le 10 del mattino, al momento, non sembra aver sortito gli effetti sperati. Basta fare due passi per il centro di Oneglia per scorgere mastelli e sacchi della spazzatura in ogni dove. Uno spettacolo indecoroso, frutto, oltre che dell’inciviltà, anche di una modalità di raccolta porta a porta indigesta alla cittadinanza e decisamente poco funzionale.
Imperia: rifiuti, a Oneglia spazzatura e mastelli
Nonostante le evidenti difficoltà nella gestione del servizio, così come predisposto, l’amministrazione Scajola continua a perseverare, anche se appare ormai evidente che i mastelli rappresentino una soluzione inconciliabile con il decoro urbano. E questo a prescindere dal fatto che gli imperiesi siano o meno “maiali“, come li ha definiti recentemente il Sindaco Scajola.
Nel pomeriggio la ditta De Vizia ha rimosso, in via Des Geneys, alcuni mastelli non ritirati entro l’orario stabilito dall’ordinanza del Sindaco, multando i proprietari. Il tutto mentre gli assessori Gagliano e Gandolfo “pattugliavano” il centro di Oneglia. Ma non bastano le comparse hollywoodiane in città o gli articoli spot sui giornali per rendere la città più pulita e per far funzionare dignitosamente il servizio.
Basta alzarsi dalla sedia e farsi un giro per Oneglia, infatti, per rendersi conto del proliferare di mastelli e spazzatura. Dappertutto, non solo in via Des Geneys. E ormai non basta più dire “ci vuole tempo”. Perché è passato oltre un anno dall’inizio del servizio porta a porta e i problemi, sul fronte mastelli, sono sempre, inesorabilmente, gli stessi.
Il refrain scelto dall’amministrazione appare ormai chiaro. E’ colpa del cittadino. Punto. Anche se c’è chi non vede ritirati i mastelli da settimane, anche se il porta a porta è stato imposto senza alcun sensibilizzazione, anche se il numero verde non risponde, anche se il Comune non ha fornito alcuna informazione sul nuovo servizio, anche se c’è chi vive in un monolocale o in un bilocale e non sa dove metterli cinque mastelli, spesso maleodoranti, anche se ci sono centinaia di Comuni che hanno adottato sistemi di raccolta rifiuti diversi. Di certa, c’è solo una cosa. La colpa, quella, è sempre degli altri.