“Occorrono forse casi tragici come quelli di Messina, non ancora del tutto chiarito, o di Carpasio per risvegliare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei politici sulla disastrata condizione della salute mentale nel nostro Paese: ma il dolore e lo sconcerto passano rapidamente, e i problemi restano – queste le parole di A.L.Fa.P.P., l’Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici, tramite una nota stampa.
“E la disattenzione del pubblico nasce anche dal convincimento diffuso che le malattie del cervello siano meno curabili di quelle del cuore, del fegato e dei polmoni, affermazione assolutamente falsa. Vero è che per curare la malattia necessitano psichiatri specialisti, che individuano le corrette terapie farmacologiche ( e non medici generici che prescrivono alla leggera calmanti e antidepressivi), ma anche tecnici della riabilitazione psichiatrica che accompagnano il reinserimento sociale e lavorativo dei malati, che rappresenta l’altra metà della cura.
In provincia di Imperia la situazione è doppiamente drammatica, perché qui il numero degli psichiatri sul territorio, a causa di pensionamenti e trasferimenti, è ben al di sotto non solo dell’organico, ma anche del livello minimo tecnico per garantire il funzionamento dei Centri di Salute Mentale oltre che il servizio di guardia psichiatrica 24 ore su 24.
Il nostro è un grido di allarme che non mancheremo di lanciare presto nei modi opportuni a tutte le Autorità competenti, affinchè intervengano rapidamente a tutelare l’affermazione concreta del diritto alla salute e alla sicurezza della comunità”.