23 Novembre 2024 05:22

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23 Novembre 2024 05:22

Imperia: referendum taglio parlamentari, giovedì 27 agosto l’incontro di Rifondazione Comunista. “Votiamo no! Meno politica significa meno rappresentanza”

In breve: Queste le parole del Partito della Rifondazione Comunista Federazione provinciale di Imperia, tramite una nota stampa

“Ancora una volta siamo chiamati a un referendum che deve decidere se cambiare o no la Costituzione su un punto nevralgico: la composizione del Parlamento della Repubblica.

Il Parlamento è il luogo in cui si costruisce l’interesse generale: e lo si costruisce non nascondendo, ma agendo, il conflitto sociale, alla luce del sole. È un luogo di pensiero, di coscienza, di progettazione del futuro: tagliare i parlamentari vorrebbe dire compiere un significativo passo in direzione contraria. Nella direzione, cioè, di un’Italia ancor meno capace di rappresentarsi, ancora meno capace di dare voce a chi non ha voce – Queste le parole del Partito della Rifondazione Comunista Federazione provinciale di Imperia, tramite una nota stampa.

Referendum sul taglio dei parlamentari: Rifondazione Comunista vota no, ecco le motivazioni

“E non illudiamoci: non daremmo più potere al popolo sovrano, ma agli interessi privati di pochi.

La lezione è molto chiara: mentre ci diciamo che costruiamo forme di democrazia diretta (presidenzialistica o plebiscitaria che sia), la verità è che vengono tolte di mano alla politica in generale le vere leve del comando : un comando che appartiene sempre di più alle brutali forze economiche il cui vero interesse è non sottostare in alcun modo all’interesse generale.

Ridurre i parlamentari significa compiere un altro passo in questa direzione: meno politica, meno rappresentanza, meno diffusione del potere.

Umiliare e tagliare il Parlamento significa fare il gioco di chi ha già il controllo della ricchezza, e giocare contro tutti gli altri: e soprattutto contro i più poveri, contro i più indifesi, contro chi non ha davvero null’altro se non una possibile rappresentanza parlamentare.

La Democrazia è un costo ? Con questa riforma si risparmierebbero poco più di 50 milioni all’anno .Ebbene invece di tagliare il numero dei parlamentari avremmo potuto tagliare i loro stipendi attualmente superiori ai 10 mln di euro al mese !

Oppure bastava decurtare lo stipendio in caso di assenteismo ingiustificato dai lavori parlamentari ! Ma invece artatamente si è deciso di tagliare sul numero e colpire la rappresentanza e il pluralismo .

Nell’ambito delle iniziative per il NO al referendum del 20 -21 settembre ne parleremo giovedì 27 agosto ore 18 in piazza De Amicis a Imperia Oneglia di fronte alla Biblioteca comunale con il prof Francesco Pallante prof di Diritto Costituzionale all’ Università di Torino.

La cittadinanza è cordialmente invitata a partecipare nel rispetto delle norme di contenimento del Covid19 indossando la mascherina e mantenendo il distanziamento fisico”.

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