“Lancio un appello al Sindaco Claudio Scajola e alla sua Giunta. Non rilasciate alcuna licenza a Colussi per il progetto di riqualificazione delle ex Ferriere”. Così Mauro Manuello, referente di Cittadinanzattiva, in una lunga intervista al nostro giornale.
Imperia: appello di Cittadinanzattiva al Sindaco Scajola
“Ho letto le ultime dichiarazioni del Sindaco in consiglio comunale – ha dichiarato Manuello a ImperiaPost– Ha detto di non voler trattare con Colussi sinché non rispetta i patti. Mi voglio agganciare a questa dichiarazione. Mi stupisce che il Sindaco parli dopo due anni dalle nostre denunce. Siamo stati noi di Cittadinanzattiva a rivelare che Colussi aveva fondato la Schiva Srl, società immobiliare, trasferendole la proprietà dell’ex Agnesi. Sempre noi abbiamo scoperto che un’altra società legata a Colussi aveva presentato al Comune il nuovo progetto di riqualificazione delle ex Ferriere, bloccato da diverso tempo. A quanto ci risulta il Comune sarebbe pronto a rilasciare a Colussi una licenza milonaria. Mi pare che la posizione del Sindaco, dunque, sia fortemente contraddittoria.
Non mi pare proprio che il Sindaco non tratti con Colussi. Anzi, con questa licenza gli farà un bel regalo. Colussi incasserà i soldi del progetto e se ne andrà, lasciandoci altro cemento.
Abbiamo fatto di tutto per eliminare da quell’area lo scheletro di cemento delle ex Ferriere e ora ci mettiamo un centro commerciale? Imperia sta soffocando, i centri commerciali più conosciuti stanno soffrendo, sopravvivono solo perché sono catene nazionali.
Imperia è ferma da anni. Non ha un incremento demografico, non ha uno sviluppo turistico. Il vicesindaco Fossati sostiene che il progetto Colussi porterà centinaia di posti di lavoro. Ma io, questi posti, glieli contesto tutti. A quanto ne so, l’area è finita nel mirino di catene commerciali già esistenti in città, che semplicemente si sposteranno dall’attuale sede alle ex Ferriere. I posti di lavoro, dunque, rimarranno probabilmente gli stessi, se non addirittura meno.
In questa città c’è un silenzio omertoso. Non sento le opposizioni in consiglio comunale, non sento i sindacati. Il progetto di Colussi per le ex Ferriere è in ballo da anni. E’ un progetto mostruoso, quanto di più deleterio ci possa essere sotto l’aspetto ambientale.
Il Sindaco Scajola ha scoperto tardi che Colussi non ha rispettato i patti. Parlo a nome delle 15 famiglie dei dipendenti ex Agnesi mai ricollocati. Sono abbandonate a se stesse. Non hanno accettato la deportazione a Fossano e questo è il risultato. Sono ancora a casa.
Ora abbiamo questo cadavere dell’ex Agnesi. Non si sa che fine farà. L’intera struttura ha il vincolo industriale. Non esiste un progetto di recupero. Ci aspettiamo che Colussi chieda un altro favore al Comune. Ma il Comune deve opporsi, perché i patti non sono stati rispettati.
Il Sindaco Scajola ha un’arma importante. Può dire a Colussi ‘io la licenza che chiedi per la zona delle ex Ferriere non te la do. Te la do solo se troviamo una soluzione che sia nell’interesse della città, sotto il profilo dell’occupazione e della tutela dell’ambiente.
Queste 15 famiglie sono ormai da 4 anni senza un lavoro. Prima hanno beneficiato dei sussidi sociali, finiti quelli non hanno potuto contare su nient’altro. No reddito di cittadinanza, non bonus. Sono persone che vivono di lavoretti. Si sono ridotte a questo livello. Ma i patti erano altri. La città è stata ingannata da Colussi. Sindaco Scajola, si fermi, non faccia più regali a Colussi”.