Visita a Sanremo, questa mattina, 4 settembre, nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni regionali in Liguria, di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
La Meloni, dopo una breve passeggiata in centro, a Sanremo, affiancata da dirigenti del partito, candidati alle regionali (Berrino, Iacobucci, Serafini, Russo) e simpatizzanti, si è recata al Bay Club dove, dopo aver concesso un’intervista ai cronisti presenti, ha tenuto un comizio di circa 20 minuti.
Tanti gli argomento toccati dalla leader di Fratelli d’Italia, dalle Regionali (“vero test per il Governo”) al Referendum sul taglio dei Parlamentari (“noi voteremo si”), sino al Covid (“noi non siamo negazionisti, quelli sono al Governo”) e alla scuola (“la Azzolina una passante messa a fare il Ministro”).
Regionali 2020, Liguria: Giorgia Meloni a Sanremo, l’intervista con i cronisti
Quali i temi della vostra campagna elettorale?
“Sicuramente come Fratelli d’Italia vogliamo portare avanti l’ottimo lavoro che è stato fatto in questi anni dalla giunta Toti, anche grazie agli uomini e le donne di Fratelli d’Italia.
Vale la pena di ricordare che grazie all’assessore Berrino , la flotta di tutti i treni regionali verrà rinnovata entro il 2022. È stato sostenuto, anche all’indomani del Covid, il personale ATA,con un contributo di 600 euro, perchè non prendeva lo stipendio dal mese di marzo. Sono state avviate delle iniziative in favore del lavoro per dimezzare il costo dei lavoratori stagionali, in una zona turistica, questo chiaramente può fare la differenza.
Abbiamo fatto un buon lavoro, assieme al lavoro complessivo che è stato fatto dalla Regione sul tema del Ponte di Genova. Le grandi emergenze sono state affrontate brillantemente, Covid compreso, passando per il sostegno al territorio contro il dissesto, il tema della sburocratizzazione.
Mi pare che la riconferma quasi scontata di Giovanni Toti e del centrodestra alla guida della Regione sia ben fatto. Chiaramente puntiamo che il ruolo di Fratelli d’Italia all’interno della prossima giunta possa crescere e su questo facciamo affidamento sui cittadini della Liguria.
Forti di una concretezza e coerenza che in questi anni abbiamo dimostrato e di una presenza sul territorio, che oggi si vede grazie alle nostre liste, tutte fatte di persone molto capaci e competenti che conoscono il territorio e che lo amano. Vivono la politica come una missione”.
Claudio Scajola ha auspicato un ritorno verso il centro, evitando i populismi. Cosa risponde?
“Non so a cosa facesse riferimento, io posso dire che noi questi anni abbiamo lavorato in modo concreto, serio e coerente. Forse quella coerenza è il tratto distintivo di Fratelli d’Italia, lo dico perchè molto spesso mi è parso che il tema del cosiddetto moderatismo, centrismo, si sovrapponesse al tema del trasformismo.
Se si parla di questo noi non siamo così. Siamo persone che hanno le idee molto chiare. Penso che in questa fase bisogna lavorare sulla compattezza della coalizione, con tutte le anime della coalizione.
Il centrodestra è una coalizione messa insieme per scelta, a differenza di quello che accade per i nostri avversari, che stanno insieme forzatamente solo per impedire a noi di vincere le elezioni e per impedire ai cittadini di votare chi vorrebbero votare.
Non è così per noi, la coalizione è grande ed ha un consenso maggioritario proprio per la sua capacità di rappresentare tante anime e tante sfumature.
Fratelli d’Italia rappresenta con grande forza la propria. Mi pare che gli elementi di crescita del consenso del nostro movimento dicano che siamo una forza molto inclusiva e anche molto aperta, capace di rappresentare diverse anime della destra”.
Un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera rivela che 7 italiani su 10 voteranno ‘si’ al referendum. Come commenta questo sondaggio?
“È ragionevole, mi pare credibile. Come si sa Fratelli d’Italia ha votato sempre a favore della legge sul taglio dei Parlamentari, pur essendo stata all’opposizione del primo e secondo Governo Conte. Siamo praticamente l’unica forza che è sempre stata all’opposizione e che ha sempre votato a favore della legge. Voglio ricordare che siamo l’unico partito che non ha prestato i propri senatori per il referendum.
Fosse stato per noi il referendum non si sarebbe neanche tenuto. Una volta che è stato chiesto, adesso pensiamo che sia il popolo a doversi esprimere, non è più una cosa che riguarda i partiti.
Però una cosa importante sul referendum va detta. Non è un test sul Governo, proprio perchè la legge è passata con il consenso fondamentale dei partiti di opposizione , mentre i partiti che oggi stanno al governo come il PD votavano contro, il test sul governo non è il referendum sul taglio dei parlamentari.
Il test sul governo sono le elezioni regionali. Le elezioni regionali dicono che i due governatori uscenti di centrodestra saranno riconfermati, mentre i quattro uscenti di centrosinistra sono in bilico”.
Questa è una provincia di confine, dove il tema dell’immigrazione è particolarmente sentito. Siamo a due passi da Ventimiglia.
“Abbiamo visto qui tante volte quanto anche una certa Europa predicasse bene ma razzolasse male. Da una parte si chiede a noi di essere maggiormente disponibili e inclusivi e dall’altra sempre i nostri amici francesi molto spesso hanno rispedito indietro i migranti che entravano in territorio italiano e che tentavano di passare in Francia.
Ragione per la quale io penso che il Governo italiano dovrebbe cambiare punto di vista. Il punto non è consentire una invasione strisciante per poi chiedere agli altri paesi europei di distribuire i migranti che noi facciamo entrare irregolarmente. Il punto è convincere l’Unione Europea a lavorare insieme per difendere insieme i confini esterni dell’unione.
Quando abbiamo proposto, dall’inizio, come Fratelli d’Italia, l’ipotesi di una missione europea con un blocco navale davanti al largo della coste della Libia, lo abbiamo fatto per questa ragione .
Il Governo, con la furia immigrazionista, che ormai lo contraddistingue in tutto, non ha voluto prendere in considerazione questa ipotesi, e noi rischiamo di diventare il campo profughi d’Europa.
Da una parte entrano migliaia di clandestini e dalla’altra nessun altro è disponibile a distribuire quegli immigrati clandestini.
Una scelta assolutamente irragionevole. Si dice il blocco navale, le navi della marina non si possano utilizzare, ma mentre noi parliamo la Gran Bretagna che non mi sembra una nazione pericolosa , ha schierato le navi della Marina Militare contro gli scafisti, contro gli sbarchi clandestini.
Le nazioni esistono se esistono i confini, i Confini esistono se vanno a rispetto della difesa. Noi purtroppo siamo l’unica nazione d’Europa che ad un certo punto ha deciso di diventare il buco nella rete. Non possiamo andare avanti così.
Anche in questa fase di Covid, io trovo assolutamente surreale la scelta del Governo. Noi abbiamo visto un Governo che rincorreva gli italiani con i droni sulle spiagge, mentre camminavano da soli e poi ogni giorno ci raccontano di decine di immigrati positivi al Covid che scappano dai centri di accoglienza e se ne vanno a zonzo.
E i droni dove sono finiti? Perchè andavano bene per gli italiani chiusi dentro casa e non vanno bene per gli immigrati clandestini che dopo aver violato i nostri confini, violano anche le regole sulla quarantena. È intollerabile e non si può negare che l’aumento dei contagi sia legato anche a queste scelte irresponsabili di un governo pericoloso”.
Elezioni in Liguria: il vostro partito può patire le dinamiche politiche locali (con riferimento ai sondaggi che danno Cambiano secondo partito in Liguria dopo la Lega)?
“Le dinamiche amministrative sono sempre particolari, ci sono forti liste legate al territorio e forti liste civiche. Nelle elezioni politiche, invece, il consenso tende a polarizzarsi sui partiti nazionali. Anche qui, in Liguria, però, è stimata una crescita di Fratelli d’Italia, una crescita che si sta consolidando su tutto il territorio nazionale.
Sono contenta che il Centrodestra in Liguria abbia una maggioranza importante, sono contenta che ci siano anime diverse. Siamo una realtà plurale, ma con anime compatibili, che hanno già dimostrato di poter governare bene insieme. Per anni sono stata vittima di un racconto che si faceva secondo il quale a una crescita esponenziale della Lega doveva corrispondere una scomparsa di Fratelli d’Italia. Ho sempre risposto che si poteva crescere insieme. L’ho dimostrato. E oggi dico la stessa cosa.
Possiamo e dobbiamo crescere tutti perché l’obiettivo è arrivare al governo della nazione con numeri importanti che ci consentano di stare al governo cinque anni e di fare quelle cose coraggiose delle quali l’Italia ha bisogno. Noi per questo lavoriamo. Il mio lavoro è far crescere Fratelli d’Italia, spero che gli altri facciano altrettanto. Presenza di Scajola imbarazza? No, più siamo e meglio è”.
Scuola, qualcuno vorrebbe rinviare l’inizio delle scuole per via delle elezioni. Cosa ne pensa?
“Ci sono alcuni presidenti di Regione che lo stanno valutando, ma non spetta a me dirlo. Il punto è che credo si sia arrivati molto tardi. Questo è un Governo che ha perso moltissimo tempo, forse sperando che le scuole non riaprissero. Di avere la scusa per non riaprire le scuole, mentre in tutto il resto d’Europa sostanzialmente sono state riaperte nello scorso anno scolastico. Questo Governo semplicemente non aveva uno straccio di idea di come ripartire in sicurezza. L’unica idea che ha messo in campo il nostro geniale Ministro dell’Istruzione sono questi inutili banchi a rotelle per i quali abbiamo speso centinaia di milioni di euro, mentre si potevano fare cose molto più serie e molto più intelligenti, ma serviva tempo. Bisognava occuparsene per tempo”.
Sempre sul tema scuola, la Meloni, nel corso del comizio al Bay Club, ha aggiunto: “Il nostro Ministro dell’Istruzione ha avuto l’intuizione di comprare i banchi a rotelle per fargli fare l’autoscontro in classe. Questo è ciò che accade quando prendi un passante e lo metti a fare il Ministro”.
Se vincesse il ‘No’ al Referendum come può il Governo andare avanti?
“Per me il Governo non può andare avanti comunque. Però, ripeto, mentre il taglio dei parlamentari è stata una norma approvata con i voti trasversali della maggioranza e opposizione, quindi non si può dire che sia una norma sostenuta in blocco da questo Governo. Sicuramente sarebbe un grande disconoscimento del Movimento Cinque Stelle, che ha portato questa battaglia come propria bandiera e che ha pensato che mettendo insieme Referendum e Regionali potesse recuperare qualcosa.
Però oggettivamente c’è da dire che il vero test sul Governo è quello in cui si vota su questioni politiche sulle quali non ci sono stati voti trasversali, dunque per me sono le elezioni regionali. Poi se gli italiani detestassero così tanto questo Governo da essere disposti a tenersi questi parlamentari che ci sono adesso, sarebbe un ulteriore segnale. Noi come Fratelli d’Italia non cambiamo le posizioni per ragioni di tattica. Votiamo si perché siamo favorevoli al principio, ma poi se gli italiani lo bocciassero non me ne farò un cruccio”.