23 Novembre 2024 11:45

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23 Novembre 2024 11:45

Imperia: acquedotto, Domenico Abbo e Fabio Natta replicano a Paolo Strescino (FDI). “preferisce nastri e tappeti rossi. Roba che si vede a differenza dei tubi sott’acqua”

In breve: Il presidente della Provincia di Imperia, Domenico Abbo e l'ex presidente, Fabio Natta, intervengono, tramite una nota stampa, per replicare alla dura presa di posizione di Paolo Strescino

Il presidente della Provincia di Imperia, Domenico Abbo e l’ex presidente, Fabio Natta, intervengono, tramite una nota stampa, per replicare alla dura presa di posizione di Paolo Strescino, coordinatore della campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le Regionali, in merito alla rottura dell’acquedotto in via San Lazzaro.

“Davanti al ritorno nell’agone della politica attiva del soldato Strescino (salviamolo!) con le più o meno confuse e scomposte dichiarazioni di ieri con cui è probabile tenti di recuperare la perduta visibilità, ci siamo interrogati se considerarle meritevoli di un commento. – dicono Abbo e natta nella nota stampa – Rispondiamo oggi onde evitare che qualche lettore distratto prenda per buone le dichiarazioni del fu “Paperino” (cit Report RAI 27 maggio 2012) e sperando di fornire al nostro qualche elementare rudimento che gli consenta in futuro di non ripetere simili figuracce figlie di un evidente stato confusionale probabile retaggio del suo lungo stop forzato.

Anzitutto va ricordato che Rivieracqua è stata creata nel 2012 dai sindaci del tempo attraverso la cd Ato Idrica e non dall’ente Provincia. Protagonisti principali furono i comuni di Imperia e Sanremo allora retti dal centrodestra e Strescino dovrebbe saperlo perché era vicesindaco e poi sindaco del capoluogo.

Le citate consulenze così come le nomine dei presidenti di RA erano e sono di competenza dei soci di Rivieracqua cioè i comuni e non della Provincia.

Solo nel maggio 2015 diventa presidente Natta: in un sistema elettorale completamente mutato, con un ente lasciatogli in predissesto con il personale abbandonato a se stesso, e a capo di una amministrazione dove sono rappresentate pressoché tutte le forze politiche. Così come avviene dal 2019 con quella a guida Abbo, già consigliere delegato con la stessa amministrazione Natta.

I dieci anni di centrosinistra indicati da Strescino sono quindi figli della distorta fantasia di chi contesta oggi le nostre umili ma decorose giacche e cravatte dimentico degli abiti lussuosi che sfoggiava ai tempi degli ambiti incarichi romani ed europei.

Da ultimo una considerazione doverosa: siamo preoccupati, come tutti, dello stato in cui versa la rete idrica provinciale, in particolare quella del cd acquedotto del Roja. Dare la colpa ad altri come ha fatto in modo sballato e tragicomico Strescino non è nel nostro costume.

Occorre però prendere atto che negli ultimi vent’anni la politica non ha mai preso seriamente in considerazione di pianificare un opera che integri l’esistente e ammalorato acquedotto Roja.

Strescino e suoi amici preferiscono nastri, lustrini e tappeti rossi. Roba che si vede e fa scena a differenza dei tubi sott’acqua. Questi però sono vitali per il nostro territorio. Speriamo che in queste ore il redivivo Strescino, aprendo il rubinetto senza vedere arrivare nulla, se ne sia finalmente accorto”.

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