“Prenotazioni cancellate, disagi ed esasperazione”. Così i titolari delle attività di ristorazione di Cervo commentano la crisi idrica che ha interessato il territorio per via delle rotture dell’acquedotto avvenute in primo luogo lunedì in Spianata Borgo Peri e successivamente ieri in via San Lazzaro.
Dopo la riparazione, i disagi non sono finiti golfo dianese, a causa di una nuova rottura in via Villebone a Diano Marina. Alcune attività sono quindi senz’acqua da lunedì sera, con i conseguenti disservizi del caso. Un problema che si ripete da anni e che non sembra ancora trovare una soluzione definitiva.
Cervo: l’esasperazione dei commercianti / Foto e video
Taverna Mandragola – Guido Castello
“È una vergogna. Noi abbiamo di nuovo l’acqua dalle 10.30, ma in paese non è ancora arrivata. Qua è una cosa che succede spesso. Ad esempio, era già successo l’anno scorso il 27 agosto, un sabato sera, siamo rimasti senza acqua con il locale pieno di clienti. Anche ieri sera sono dovuto rimanere chiuso e ho perso 40 prenotati, ho dovuto chiamare tutti i clienti per disdire. Questo non può succedere in un paese turistico. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto problemi anche per la frana, poi il problema delle autostrade. Come si può lavorare così?”.
Ristorante Serafino – Lorenzo
“Bisognerebbe chiedere i danni, per noi perdere un giorno e mezzo di settembre è vitale. Abbiamo perso circa un centinaio di persone. Sabato e domenica abbiamo i matrimoni, quindi viviamo con l’ansia. Ci hanno segnalato il guasto intorno alle 7 di lunedì sera e alle 8 è mancata. Nella giornata di ieri ci avevano detto che sarebbe tornata stamattina invece abbiamo perso anche il pranzo. Non sai neanche con chi prendertela, perchè Rivieracqua è una società che non esiste.
Purtroppo però la gente non capisce e quando rimani senz’acqua fai una pessima figura. Dovremmo essere un paese turistico. Inoltre, questo problema è ancora più grave in periodo di covid. Devi lavare tutto a mano due o tre volte. È un problema igienico.
Tutto questo considerando che paghiamo 5.500 euro all’anno a Rivieracqua, paghiamo 2.50 a metro cubo, in altri posti è 0.50 e non si capisce perchè”.
Ristorante Bellavista – Francesca Carrara
“Siamo senz’acqua da lunedì sera. Abbiamo un deposito da 3 mila litri e ci siamo arrangiati. È davvero una brutta immagine per il paese. Fai di tutto per coccolare i clienti, ma dopo 36 ore senz’acqua è davvero dura. Qui a Cervo tanti b&b sono rimasti chiusi, così come i ristoranti. Anche oggi a pranzo abbiamo dovuto dire di no a tanta gente. Si lavora sempre con la paura di rimanere senz’acqua. È una situazione davvero inaccettabile”.
Lina Cha
“Sono entrata un anno fa con questo problema, un problema che si trascina da decenni, ma in quest’anno non si è risolto proprio nulla. Siamo in una situazione di totale emergenza. Un’emergenza grave, come lo sono state in Liguria. Quella di un ponte che crolla o come può essere grave una emergenza sanitaria.
Questa è una emergenza molto, molto grave, perchè compromette la sicurezza in tutti i suoi aspetti, da quello igienico sanitario alla problematica che riguarda il lavoro, le attività degli operatori turistici, che giustamente sono incavolati. È una situazione insostenibile, mi auguro che si metta mano a questo problema di emergenza.
Vorrei che con gli altri sindaci si portasse sul tavolo della prossima giunta regionale questa problematica, che deve essere risolta con estrema urgenza. Così non si può più continuare ad andare avanti, in un golfo così fortemente penalizzato come quello del dianese.
Ho informati i commercianti appena saputo che il ripristino dell’acqua sarebbe stato effettuato ieri sera attorno alle 22.30, ho scritto a tutti che si era provveduto alla riparazione. Questa mattina eravamo di nuovo in un’altra falla colabrodo in via Villebone a Diano Marina. È una situazione che non regge. Ieri abbiamo avuto a Sanremo una riunione per l’approvazione del bilancio dell’ato idrico, confido nella saggezza del commissario che possa veramente mettere mano a questa situazione, con determinazione, con forza. Bando alle polemiche e agli interessi dell’uno o dell’altro, qui bisogna partire insieme per risolvere un problema. Gli altri comuni patiranno di meno, ma noi siamo fortemente penalizzati.
Il contributo dei 2 milioni è partito su Imperia per il rifacimento della tubatura e quindi anche della ciclabile, va bene. Noi abbiamo un problema di servizi, servizi che riguardano l’acquedotto, che riguardano le acque reflue e abbiamo bisogno di una società forte, che possa mettere mano a questa situazione”.