24 Dicembre 2024 00:09

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Regionali 2020, Sardi (Linea Condivisa) vs Strescino (Fdi):”Da Sindaco non ha mosso un dito per porre rimedio alla malagestione di Rivieracqua”

In breve: Ricordiamo all'esponente di Fratelli d'Italia che anche lui è stato parte attiva delle amministrazioni che hanno portato il sistema idrico locale all'attuale crisi infrastrutturale e societaria.

“Le dichiarazioni rilasciate da Paolo Strescino contro il Partito Democratico e gli ultimi due presidenti della Provincia, con tanto di minaccia di querela per la replica ricevuta del PD, sono un classico della strategia elettorale della destra imperiese”. A scrivere è Lucio Sardi – Candidato lista – Linea Condivisa Sinistra per Ferruccio Sansa Presidente. 

“Prima la si spara grossa scaricando le colpe e le scelte di tutte le amministrazioni di centro destra del passato su chi ha presieduto recentemente la Provincia (peraltro con un accordo trasversale con tutta la destra) poi, appena si riceve una replica sullo stesso tono, si fa la vittima e si accusano gli altri di essere offensivi.

Ricordiamo all’esponente di Fratelli d’Italia che anche lui è stato parte attiva delle amministrazioni che hanno portato il sistema idrico locale all’attuale crisi infrastrutturale e societaria.

Strescino era infatti nelle maggioranze che governavano la Provincia con Giuliano e Sappa presidenti, maggioranze che nel 2012 decisero di nominare i vertici di Rivieracqua, tutti di comprovata fedeltà al centrodestra locale, responsabili proprio di quelle consulenze milionarie per cui ora lui grida allo scandalo accusando altri.

Strescino era anche nella maggioranza del sindaco Sappa che nel 2004 (in violazione della legge Galli del 1994 e contro il parere della Provincia) per finanziare peraltro spesa corrente del comune, cedette il 48% del capitale di Amat a Iren, condizione che ha poi impedito alla società di partecipare alla gestione dell’ATO idrico provinciale in quanto non più a totale controllo pubblico.

In veste di sindaco di Imperia, Paolo Strescino Paperino (secondo nome che di fatto gli affibbiò Scajola al momento della sua designazione) curiosamente non ha mosso un dito per porre rimedio o criticare la malagestione di Rivieracqua di cui sembra accorgersi solo adesso per darsi un tono in una campagna elettorale che vede la sua lista un po’ in ombra.

Certo è che a fare certe dichiarazioni ci vuole proprio una faccia da Paperino”.

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