“Carissimi Insegnanti, Presidi, Personale tecnico e Bidelli. Oggi sarà per tutti voi un giorno molto importante ed emozionante: dopo molti mesi e non solo per le vacanze, riaprirete i portoni e le aule e suonerete le campanelle ai nostri nipoti. Quante emozioni proverete – Queste le parole di “Nonnogiò”, Giovanni Gandolfo, un nonno imperiese, per fare gli auguri di buon inizio a tutto il personale scolastico.
“Vorrete abbracciarli stringergli la mano tenerveli vicini – prosegue Giovanni – ma non potrete perché dovrete anzitutto proteggerli con tutte le buone pratiche che voi dovrete osservare e far osservare.
Riprenderete oggi la vostra funzione vitale nel Paese di Educatori prima che Insegnanti, e i nostri nipotini, almeno oggi, saranno particolarmente attenti alle vostre riflessioni ed alle vostre lezioni.
Per alcuni mesi, in via subordinata ai genitori, finito il lockdown (si dice così?) a inizio estate eravamo rientrati in gioco anche noi ed abbiamo sofferto nel dover rimandare gli abbracci, ma idealmente li abbiamo presi per mano riappropriandoci di una funzione che non è forse nei canoni educativi ma sappiamo gradita e forse fertile: quella di “fare i nonni”.
Ci è sembrato che i nostri nipotini abbiano gradito il nostro “compito ritrovato” ma…ma vi assicuriamo che per tutta l’estate non aspettavano altro che ritornare a Scuola per ritrovare Compagni ed Insegnanti.
Con tanta emozione ed un groppo in gola vi Auguriamo, carissimi voi tutti:
BUONA SCUOLA”.