“Dispiaciuti e preoccupati per i nostri bambini”. Lo affermano i genitori degli alunni dell’Istituto Sauro di via Gibelli le cui classi quest’anno sono state trasferite nei seminterrati della scuola, fino all’anno scorso utilizzati per laboratori ed attività extrascolastiche.
Dopo aver sollevato il problema il primo giorno di scuola, alcuni genitori hanno deciso di presentare esposti ad Asl e Vigili del fuoco per chiedere di verificare la sicurezza degli ambienti sotto diversi punti di vista.
Imperia: classi nel seminterrato alla sauro, scattano gli esposti
Ecco l’esposto di Massimiliano Brunofranco
“Scrivo come padre e come medico perché oggi, primo giorno di scuola, ho appurato che tre classi di bambini di quarta e quinta elementare sono state alloggiate nei seminterrati del plesso scolastico di via Gibelli.
I seminterrati in precedenza ospitavano laboratori e quindi numero limitato di occupanti per tempo limitato, al termine del laboratorio infatti gli alunni tornavano in classe.
La condizione attuale è molto differente dalla precedente infatti i bambini sono in numero decisamente maggiore rispetto a quelli partecipanti ai laboratori ed essendo classi a tempo pieno permangono nel seminterrato per 8 ore al giorno per 5 giorni ( 40 ore /settimana).
Le criticità sono principalmente:
- scarsa illuminazione ( le fonti di luce sono piccole finestre ad altezza strada)
- scarsa possibilità di areare locali
- le finestre sono a livello della strada e quindi ad altezza scarico dei veicoli
- valutare se servizi igienici al piano sono congrui col numero di alunni che si trovano attualmente allocati nel seminterrato
- valutazione del sistema antincendio
- presenza di un piano di evacuazione congruo col numero attuale di alunni
- idoneità del sistema di riscaldamento
E’ stato infatti effettuato un cambio di uso dei locali da laboratori frequentati da un numero limitato di allievi per poche ore a vere e proprie classi con permanenza per 8 ore consecutive di un numero decisamente maggiore di alunni.
Chiedo pertanto che venga effettuata un’ispezione atta e valutare l’idoneità dei locali a tale tipo di nuova attività per cui i locali non sono stati concepiti”.
Ecco l’esposto di Valter Marchetti
“È di tutta evidenza che le aule in questione non rispettano i minimi requisiti di abitabilità, di agibilità e di sicurezza nonché di prevenzione, e ciò a prescindere dall’emergenza e/o da qualsiasi protocollo ” Covid”; non è pensabile di accogliere i bambini e le bambine ( ed i ragazzi di qualsivoglia età) in questi spazi angusti, poco areati e praticamente senza luce naturale, le cui pseudo-finestrelle , peraltro, confinano con il marciapiede del perimetro esterno della scuola, dove parcheggiano auto e moto e quotidianamente oggetto di sporcizia e di deposito di escrementi di gatti e di cani.
Se i fatti di cui sopra dovessero essere confermati dal dirigente scolastico reggente, invito con estrema urgenza il dirigente dell’Igiene Pubblica dell’Asl di Imperia ad effettuare personalmente un sopralluogo degli ambienti in questione, eventualmente insieme ai rappresentanti dei diversi enti a qualsiasi titolo competenti e/o coinvolti nell’accoglienza in sicurezza, igiene e salubrità degli ambienti preposti ad accogliere i ragazzi/e tutti.
In riferimento all’effettiva abitabilità, all’agibilità, all’areazione e alla sicurezza di detti locali, per quel che è possibile e nella loro competenza, sono a richiedere un cortese riscontro da parte degli Uffici all’uopo preposti dei Vigili del Fuoco di Imperia, ciò al fine di garantire in via preventiva l’effettiva tutela della salute dei ragazzi/e che saranno accolti in quegli ambienti.
Fatto salvo ogni diritto e ulteriore tutela, anche sotto il profilo di un eventuale esposto nanti la Procura della Repubblica di Imperia al fine di porre in essere gli accertamenti tutti meglio ritenuti al fine di salvaguardare la tutela della salute degli studenti di via Gibelli”.
Imperia: Sauro, alunni fanno lezione nel seminterrato, parlano i genitori
“Quelle aule – dichiara Massimiliano Brunofranco a ImperiaPost, padre di uno degli alunni delle classi nei seminterrati – erano utilizzate, fino all’anno scorso, per attività extrascolastiche, non come classi vere e proprie. So che venivano utilizzate per ospitare un numero limitato di alunni, per poche ore, per esempio per le prove musicali con gli strumenti o altre attività.
Diverso è invece utilizzarle come aule dove i bambini del tempo pieno devono stare 8 ore al giorno, forse senza nemmeno la ricreazione all’esterno (viste le norme covid). Mentre prima ci stavano piccoli gruppi di studenti per un breve periodo di tempo, ora ci stanno 3 classi da circa 20 alunni ciascuna per 40 ore la settimana”.
Cosa la preoccupa di più?
“Vederli entrare in quel seminterrato provoca dispiacere e preoccupazione. Essendo medico ho pensato a tutti i problemi che possono, dall’illuminazione, all’areazione, dal sistema antincendio al piano di evacuazione (che dovrebbe essere congruo al numero molto più elevato di studenti che ora sono ospitati nel seminterrato), al fatto che, essendo sotto il livello della strada, sono esposti direttamente ai gas di scarico delle auto, alle complicazioni in caso di alluvione e ad altri aspetti che ho elencato nell’esposto all’Asl, inoltrato per conoscenza anche ai Vigili del Fuoco. Credo che in 6 mesi di tempo si poteva trovare una soluzione più adatta.
Dalla scuola non abbiamo ricevuto comunicazioni in merito. Nell’istituto non ci è permesso entrare e non possiamo nemmeno vedere di persona queste aule. Manca condivisione. Credo che sarebbe stato più corretto comunicare di più con i genitori. Auspico che ci sia un colloquio tra scuola e istituzioni comunali per trovare una soluzione per tutelare i nostri bambini.
Dopo l’esposto, l’Asl ha celermente effettuato un sopralluogo e spero che verrà comunicato l’esito a tutti i genitori al più presto. Mi auguro che anche i Vigili del Fuoco si interessino della questione per verificare che ci siano le condizioni di sicurezza.
Chiediamo trasparenza”.
Avete pensato a una possibile alternativa?
“Dato che ci sono gli uffici amministrativi al primo piano del plesso, con finestre che consentono una buona areazione e una migliore luminosità, potrebbero essere spostati 6/7 amministrativi nei seminterrati, dato che sicuramente ci trascorrerebbero meno ore dei bambini, e di norma sono meno fragili. Sarebbe più giusto e più equo”.