Imperia – Continua il botta e risposta sul tema della composizione affrettata della commissione locale del paesaggio nonostante quella in carica scada il 30 giugno. Il capogruppo di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati ha nuovamente risposto alle parole del consigliere Saluzzo:
“Caro Saluzzo, la ringrazio per il suo attestato di stima, amicizia e simpatia, che ricambio, condito peraltro da incredibili contestazioni delle mie tesi sulla modalità di nomina della commissione locale del paesaggio.
Però, se mi permette una battuta, poiché anche Lei è una persona di spirito, non è la prima volta che Lei contesta le mie tesi e, regolarmente, i fatti Le danno torto; tanto che l’Amministrazione che Lei sostiene deve correre ai ripari e “mettere una pezza” a pasticci procedurali e legali.
Ne avremo un esempio lampante nel prossimo consiglio comunale del 30.6.14. Ho motivo di ritenere che avverrà anche questa volta; comunque vedremo, non è questo il punto. Il punto è che l’Amministrazione ha scientemente e dolosamente cercato di aggirare una norma regionale approvata dal Consiglio Regionale il 28.5.2014 e promulgata il 6.6.14.
E’ indubbio e di solare evidenza, basta leggere. Lo poteva fare? Secondo me no, ma, ribadisco, non è questo il punto (anche se credo non Le sfugga che una commissione invalidamente nominata invalida tutti gli atti che compie).
Il punto è la scorrettezza istituzionale, il punto è l’arroganza, il punto è la supponenza, il punto l’ipocrisia, il punto è l’aver fatto un bando basato sui curricula ed aver poi deciso, prendendo tutti in giro, con criteri politici o di vicinanza personale.
Non ho dubbi sulle capacità dei nominati e fare i nomi non mi pare elegante, ma, poichè Lei mi tira per la giacchetta, Le segnalo che Lei, molto più addentro di me nell’ambiente, saprà certo che un membro è molto vicino all’ex assessore all’Urbanistica delle ultime tre amministrazioni di centro destra, un membro è vicino ad ambienti imprenditoriali portorini, un membro è vicino ad un importante esponente della Sua maggioranza (oltre che al vertice di quella precedente), e così via.
Lei potrebbe dirmi: ma è sempre avvenuto così.
Non saprei dire per la commissione locale del paesaggio, chieda magari al Sindaco che l’ha nominata nel 2009, oggi con Lei in maggioranza, oppure al PD che esprimeva un suo membro (peraltro persona che ha tutta la mia stima).
Per la vecchia commissione edilizia, di cui ho fatto parte per anni, posso dirle che le cose erano trasparenti, senza ipocrisie e senza finti bandi pubblici: trattandosi di un organo fiduciario del Sindaco, legittimamente, i nomi avevano la fiducia ed il gradimento del Sindaco e dei gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione, oltre che degli ordini professionali.
In ogni caso, non mi risulta che nessuno, nemmeno l’allora molto battagliera e severa opposizione abbia mai avuto nulla da dire in merito, né sui nomi, né sulla procedura seguita.
La differenza, sostanziale, caro Saluzzo, è che, allora, la legge veniva rispettata e nessuno si sarebbe nemmeno sognato di aggirare una legge regionale votata all’unanimità, promulgata ed in via di pubblicazione, soprattutto nessuno aveva la faccia tosta di sostenere quello che Lei, incredibilmente, oggi sostiene.
Vede, non sono indignato perché, come Lei insinua, avrei avuto delle candidature “care” (sarei in difficoltà ad indicarle, posto che moltissimi degli ingenui candidati che hanno partecipato al bando sono amici personali e persone di cui ho grande stima), ma piuttosto, non se ne abbia a male, perché non ho mai sopportato i “sepolcri imbiancati”.
Soprattutto, cosa vuole ho questo difetto, ci tengo che le leggi ed i principi vengano rispettati e non si prendano in giro i cittadini.
Visto che Lei pare avere voce in capitolo, faccia ragionare la Sua maggioranza: revocate la delibera e scegliete chi vi pare tra i 21 candidati, senza ipocrisie, sempre che abbiano i requisiti e nel rispetto della legge regionale.
Le prometto che non dirò a nessuno chi mi è “caro”, anche per non danneggiarlo”.