“Voto sì perchè ritengo che vada dimagrita la rappresentanza costosa dei nostri parlamentari. Solo in questo modo si potrà arrivare a fare una legge elettorale”.
Lo ha affermato Claudio Scajola a margine dell’ultimo comizio elettorale in vista del voto per le regionali 2020 in Liguria, che si terrà in concomitanza con il Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.
Finora, l’ex Ministro non si era ancora espresso in merito. Una posizione piuttosto sorprendente rispetto a quella assunta dalla maggioranza dei politici della cosiddetta corrente “centrista”, schierati per il “no”. Tra coloro che, nelle ultime settimane, si sono espressi contrariamente al referendum Romano Prodi, Walter Veltroni e Renato Brunetta.
Referendum taglio parlamentari, Claudio Scajola: “Voto sì”
“Io voto sì. Lo faccio convintamente perchè ritengo che i nostri parlamentari siano troppi e perchè quando furono 630 deputati e 315 senatori, non c’erano i 90 parlamentari europei e non c’erano la miriade di consiglieri regionali che ci sono oggi.
Quindi ritengo che vada dimagrita la rappresentanza costosa dei nostri parlamentari. Solo in questo modo si potrà arrivare a fare una legge elettorale. Perchè se vince il sì e c’è la riduzione dei parlamentari in automatico si deve fare una nuova legge elettorale. La mia speranza è una nuova legge dove il cittadino che vota sia maggiormente consapevole di poter scegliere e non che subisca le dittature delle dirigenze dei partiti”.