“L’avventura è finita, le battaglie si combattono anche quando sono difficili o impossibili”. Lo ha dichiarato Ferruccio Sansa, candidato del centrosinistra (Pd-M5S-Sinistra Italiana) alla presidenza della Regione Liguria, dopo la netta sconfitta elettorale.
Regionali 2020: parlano i grandi sconfitti
Ferruccio Sansa
“Abbiamo dimezzato il distacco iniziale in 50 giorni durante l’estate, con il covid – ha dichiarato Sansa – passando da un distacco di 20 punti nei sondaggi a un distacco di 10 punti.
Faremo opposizione vera che non farà sconti. L’impegno che prendo è che come coalizione staremo insieme anche nei prossimi anni, finché non torneremo a governare la Liguria”.
Questa battaglia è stata fatta in condizioni difficilissime, in 50 giorni con di mezzo agosto, con di mezzo il ponte, utilizzato da qualcuno spregiudicatamente come enorme strumento di campagna elettorale” .
Aristide Massardo
“Sansa perde per 15 punti, mi sembra che sia stata una scelta perdente. E’ stato un errore scegliere Sansa, ma lui è contento“.
Così Aristide Massardo, candidato di Psi, Italia Viva, + Europa dopo la netta sconfitta elettorale. Massardo rischia di non entrare neanche in consiglio regionale in quanto, al momento, sotto al 3%, soglia di sbarramento.
“Abbiamo avuto pochissimo tempo per presentare la nostra proposta – ha dichiarato all’agenzia Ansa – Era progettuale non in antagonismo. Non so se abbiamo più o meno del 3%, speriamo di poter eleggere un consigliere. Abbiamo lanciato un progetto riformista e in una elezione polarizzata come questa è molto difficile. Il riformismo è abbastanza in difficoltà. Mi dispiace che venga definita una ‘allegra sconfitta’ della sinistra, non ci vedo nulla di allegro”.