“Ho chiuso con la politica”. Lo dichiara il Sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, dopo il risultato, tutt’altro che positivo, alle elezioni regionali, dove era candidato presidente della lista “Grande Nord”.
Chiappori, che non è andato oltre lo 0.52%, restando fuori dal consiglio regionale, non è riuscito a sfondare neanche nella sua città, Diano Marina. Contattato da ImperiaPost, il primo cittadino della città degli aranci si è detto sereno, ma, come nel suo stile, non ha risparmiato critiche al sistema politico.
Regionali 2020: Diano Marina, parla il Sindaco Chiappori
“Diano Marina? Non ho niente da dire. Mi hanno lasciato tutti da solo. Ho combattuto contro i mezzi di informazione, contro gli avversarsi, contro tutti. Chi mi ha dato una mano sono pochi. Per fortuna ci sono anche persone che mi vogliono bene e mi hanno votato.
Certamente mi aspettavo di più dalla mia città, ma come ho sempre detto, io ho sempre dato, ma non per ricevere qualcosa indietro. C’è gente, invece, che fa le liste di proscrizione e, prima del voto, passa per dire ‘ti ho dato questo e quello, ora…’. Io penso di aver dato tanto alla mia città. Ho ricevuto di meno? La riconoscenza non è di tutti. Non sono arrabbiato”.
“La verità – prosegue Chiappori – è che mi sono tolto un peso dalla schiena. Ora posso smettere di aiutare gli altri e pensare di più alla mia famiglia. Io con la politica ho chiuso. Non me ne frega più niente. Non è questa la politica che mi appartiene. Ho visto candidati spendere montagne di soldi. Cifre esorbitanti. Spero che escano i bilanci. Io ho viaggiato con i miei mezzi, senza padrini. Se qualcuno avesse viaggiato senza la faccia di Zingaretti, Salvini o la Meloni credo avrebbe buscato. Io partivo dal campo base per scalare l’Everest, c’è chi invece è partito con l’elicottero da sotto la vetta. E’ una lotta impari.
Sono sereno, anche per quello che ho sentito in campagna elettorale. Sanità di merda, autostrade di merda, trasporti di merda, stazione a Diano senza collegamenti con la città per colpa della Regione. E poi? Poi si è visto come è andata a finire. Se il ponte Morandi, venuto giù, diventa un fiore all’occhiello dell’amministrazione Toti perché ricostruito senza i vincoli del patto di stabilità, spendendo qualunque cifra, allora non c’è più niente da fare.
Da oggi che la gente vada da Toti a chiedere le cose, non venga più da me. Questa campagna elettorale mi è servita. E’ come se avessi fatto uno stage, quello che ho capito mi è ben chiaro. Ho sbagliato io a pensare diversamente. C’è gente che senza la politica non vivrebbe, io ho il mio lavoro e ho sempre speso soldi di miei. Facciano un pò cosa vogliono. Evidentemente c’è spazio per tutti, tranne che per Chiappori.
Finirò il mio mandato da Sindaco, perché ho preso un impegno e lo porto a termine. Per uno come me, che ama la politica, questo mondo è ai confini della realtà. Questa politica non perde niente senza di me”.