23 Novembre 2024 00:47

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23 Novembre 2024 00:47

Puliamo il Mondo 2020: al via anche in Liguria la campagna di volontariato ambientale di Legambiente. “Messaggio di speranza e di futuro sostenibile”

In breve: “Il virus ha certamente cambiato le nostre abitudini - dichiara Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria - ma non ha cambiato la nostra voglia di pulire il mondo"

Il Coronavirus non ferma Puliamo il Mondo. Domani, in concomitanza alla Giornata mondiale di azione per la giustizia climatica, e per tutto il week-end del 25-26-27 settembre, la storica campagna di volontariato ambientale organizzata dal 1993 in Italia da Legambiente, chiamerà all’azione in tutta la Penisola tantissimi volontari e cittadini per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, vie, piazze, aree verdi, ma anche spiagge e sponde dei fiumi, per lanciare insieme un messaggio di speranza e di futuro sostenibile al Paese duramente colpito nei mesi scorsi dalla pandemia.

Sostenibilità ambientale, impegno civile, senso di comunità e inclusione sociale, ma anche sport e attività fisica saranno le parole chiave al centro di questa 28esima edizione che sarà il primo grande appuntamento di volontariato ambientale nell’Italia uscita dal picco dell’emergenza Covid-19.

Motto scelto per Puliamo il mondo 2020 sarà “per eliminare le tossine a volte basta un cestino. Fai l’attività fisica che fa bene a te ma anche all’ambiente”. Una frase semplice ma diretta per invitare le persone, dopo i lunghi mesi di lockdown e il periodo estivo, a fare un po’ di sana attività fisica iniziando con l’aiutare anche l’ambiente.

Per quanto riguarda il kit di Puliamo il mondo, la novità è che conterrà anche sacchi ad hoc, composti da oltre l’80% di plastica riciclata, e che si potranno usare per la raccolta di mascherine e guanti dispersi nell’ambiente. I sacchi sono offerti da Virosac, azienda specializzata nella produzione di sacchi Made in Italy e da anni sostenitrice di Legambiente.

L’edizione di quest’anno sarà “speciale” sotto vari aspetti, sia organizzativi sia operativi.

“Il virus ha certamente cambiato le nostre abitudini – dichiara Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria – ma non ha cambiato la nostra voglia di pulire il mondo e le iniziative in programma anche in Liguria lo dimostrano, certo lo faremo rispettando tutte le misure di sicurezza e di distanziamento indicate in questa fase post emergenziale. Il problema dei rifiuti, d’altronde è più attuale che mai, come dimostrano i dati della nostra indagine Park litter, e va affrontato continuando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione e iniziative di cittadinanza attiva come fa da 28 anni Puliamo il mondo”.

Le iniziative in Liguria. Anche quest’anno sono tante le iniziative che si svolgeranno in tutta la regione, da levante a ponente i nostri volontari saranno impegnati con guanti e sacchetti a raccogliere i rifiuti abbandonati su strade, spiagge, rivi e zone boscose.

Il debutto è stato domenica scorsa con la pulizia del lato antistante la Casetta rossa al Parco del Peralto al Righi e si proseguirà venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 settembre.

Tra le diverse iniziative segnaliamo venerdì 25 settembre in collaborazione con l’Associazione La Casa nel Parco dalle 10.00 alle 17.00 la pulizia del cortile della ex Caserma Gavoglio del Lagaccio e delle aree limitrofe. Sabato 26 settembre altri volontari saranno impegnati nella pulizia del porticciolo di Nervi dalle 9,30 alle 12,30 mentre a Borzonasca, il Parco dell’Aveto ha organizzato dalle 10,00 la pulizia delle sponde del lago di Giacopiane. Il parco del Beigua Geopark organizza invece nel pomeriggio la pulizia delle rive del Lago di Gulli, uno dei geositi più interessanti del parco. Partenza dal Sassello con le guide del parco.

Per partecipare alle iniziative è necessario registrarsi.

A Genova i volontari di Legambiente Liguria potranno partecipare sabato 26 settembre alla giornata di pulizia nel Bisagno organizzata insieme agli Amici di Ponte Carrega e a Trashteam – Save The River, con la collaborazione di Genova Cleaner, Municipio IV Media Val Bisagno e Il meteorologo ignorante. L’appuntamento è alle 14 davanti a Decathlon di Marassi. Molte altre le iniziative sul territorio e quelle ancora in fase organizzativa consultabili su: https://www.puliamoilmondo.it/liguria-2020

E in questa edizione 2020 Puliamo il mondo amplierà il suo campo d’azione prevedendo anche la pulizia di diverse spiagge della Penisola – con l’iniziativa Spiagge e Fondali Puliti che quest’anno rientrerà in Puliamo il mondo – e di diversi lidi del Mediterraneo coinvolgendo 17 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Algeria, Libano, Tunisia, Egitto, Palestina, Croazia, Cipro, Marocco, Malta, Giordania, Macedonia del Nord, Turchia, Grecia e Libia) e un centinaio di organizzazioni grazie a Clean Up the Med, campagna finanziata dal programma dell’Unione Europea ENI CBC Med, all’interno del progetto COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la collettività al tema dei rifiuti in mare.

Versione italiana del più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale – il Clean-Up the World nato in Australia, a Sydney, nel 1989 – Puliamo il mondo 2020 è realizzato in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI (Unione Province Italiane), FederParchi, Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). Partner dell’iniziativa sono: Poste Italiane, Novamont, E.ON, Virosac, Ecotyre, Hankook, Naturasì, Caes. Media partner è La Nuova Ecologia. L’iniziativa di Legambiente è inoltre realizzata nell’ambito del Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca.

“Quest’anno Puliamo il mondo – spiega Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – sarà un’edizione davvero speciale sotto diversi aspetti: per il delicato momento che il Paese sta vivendo, perché coincide con la giornata mondiale di azione per la giustizia climatica e perché l’associazione ha da poco compiuto i suoi primi 40 anni. E in vista della giornata mondiale di azione per la giustizia climatica – aggiunge Ciafani – vogliamo ribadire l’urgenza di accelerare il passo nelle politiche climatiche e definire delle strategie coordinate tra i diversi Paesi per rispettare gli impegni presi, a partire dall’Accordo di Parigi, e per mettere in campo politiche adeguate allo scenario che la crisi climatica ci impone già, che sono ancora più urgenti in questa fase di ripartenza dell’economia dopo la crisi causata dalla pandemia”.

PARK LITTER – Il problema dei rifiuti abbandonati non risparmia neanche i parchi urbani, dove anche quest’anno Legambiente ha realizzato il monitoraggio Park Litter 2020 grazie alla sua rete territoriale di circoli e regionali e a 295 volontari in azione. Sono 27.854 rifiuti raccolti e catalogati nei 73 pubblici monitorati in tutta Italia nei quali sono stati effettuati transetti di monitoraggio di 100 m2 ciascuno, per un totale di 7.300 mq. Stiamo parlando di circa 4 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. A farla da padrone ancora una volta sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 33% dei rifiuti raccolti (9.304 su 27.854 totali), seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli/linguette di lattine (2.240, l’8% del totale) e frammenti non identificabili di carta (2.004, il 7%). Non mancano i frammenti non identificabili di plastica che rappresentano circa il 6% dei rifiuti totali rinvenuti (1.580). Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette, il parco in cui sono stati monitorati in maggior numero è alla Spezia, con 1.550 mozziconi trovati in 100 m2, nei giardini pubblici di Via Chiodo, seguito da Bologna in Emilia Romagna con più di 700 mozziconi e Potenza (PZ) in Basilicata con 500 mozziconi. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 60% di polimeri artificiali (16.805 rifiuti), per il 16% di carta e cartone (4.526) e per il 11% di metallo (2.984); la restante percentuale di rifiuti è composta da rifiuti in gomma, vetro, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti. Per quanto riguarda i DPI: le mascherine monouso sono state rinvenute nel 30% dei parchi (22 su 73), mentre i guanti monouso in 16 parchi su 73.

Eppure i cestini per la raccolta dei rifiuti sono presenti in 64 dei 73 parchi monitorati: in 9 invece mancano completamente; laddove sono presenti, solo nel 16% dei casi (10 su 64) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Nel monitoraggio Park Litter è stata riportata la presenza o meno di chiusura o copertura dei cestini presenti: solo in 21 parchi su 64 (33%) è presente questa caratteristica utile a prevenire la dispersione dei materiali. La presenza di tombini e canali di scolo è stata invece riscontrata in 49 dei 73 parchi monitorati (67%): un parametro che è stato rilevato in quanto uno dei principali vettori di rifiuti in ambiente marino sono proprio i canali e i corsi d’acqua spesso collegati con la rete fognaria urbana e la principale fonte dei rifiuti è la cattiva gestione di quelli di origine urbana. Infine nel 59% dei parchi (43 su 73) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da pic-nic, in presenza di cestini strabordanti, tra siepi o cespugli e in alcuni casi nell’area giochi per i bambini.

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