“Un vero e proprio disastro”. Così il presidente di Federalberghi Imperia descrive le conseguenze che potrebbe avere l’inserimento della Liguria nella lista delle zone a rischio, nell’ambito dell’emergenza Covid, da parte della Svizzera.
Con il diffondersi della notizia, infatti, gli albergatori stanno ricevendo decine e decine di disdette delle prenotazioni, fino a 40 all’ora.
Coronavirus: Liguria in lista “nera” Svizzera
“La misura partirebbe dal 28 settembre in poi – spiega presidente di Federalberghi Imperia Dario Ghiglione – La misura della Sanità Pubblica Svizzera segue un meccanismo automatico per cui se una regione supera 60 casi su 100.000 abitanti in 14 giorni, scatta la zona a rischio. Per regione Liguria, questa soglia corrisponde ad una media di 70 casi al giorno. Per via del cluster spezzino degli ultimo giorni, quindi, per la Svizzera la Liguria supera quella soglia, diventando l’unica regione italiana a essere considerata a rischio.
Per gli albergatori è un danno enorme. Stiamo constatando su Imperia che già oggi, da quando si è sparsa la notizia, i clienti hanno accorciato il soggiorno, per rientrare prima del 28, e riceviamo circa 40 disdette di prenotazioni all’ora. Siamo preoccupati anche perchè solitamente la Germania e altri paesi del nord Europa seguono poi le stesse misure della Svizzera. Una reazione a catena che sarebbe devastante per noi perchè molte strutture hanno investito tanto sulla stagione autunnale e invernale in vista delle ferie scolastiche dei paesi del nord. Inoltre è un danno d’immagine anche nei confronti dei turisti italiani, che magari potrebbero essere spinti a non scegliere la Liguria nei prossimi mesi.Una struttura ricettiva di medie dimensioni può perdere anche 100 mila euro di fatturato. Abbiamo tempo solo questo weekend per provare a chiarire la situazione, tramite la parte politica”.
“La Svizzera elabora il dato sulla base del rapporto tra residenti e nuovi casi – aggiunge l’assessore al turismo del Comune di Imperia Gianmarco Oneglio a ImperiaPost – senza contare le presenze di turisti che ha avuto nei mesi estivi. Il danno di una misura simile è gravissimo a livello turistico, essendo l’unica regione d’Italia bloccata.
Come amministrazione il sindaco Scajola si sta muovendo contattando il presidente Giovanni Toti affinchè la Regione Liguria intervenga per far sì che la Svizzera elabori i dati reali, per sbloccare la situazione. La sicurezza e la salute delle persone sono al primo posto, ma bisogna usare i parametri corretti, per evitare un danno immotivato. Se il problema è il cluster di La Spezia, si potrebbe valutare di limitare la zona rossa a quella zona”.