Via libera del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) alla possibilità di effettuare tamponi rapidi all’interno degli istituti scolastici per la sola attività di screening.
L’accordo di massima è arrivato oggi, nel corso della riunione sulla bozza della circolare presentata dal Ministero della Salute, all’interno della quale si afferma che “ai fini esclusivi di screening è possibile utilizzare i test antigenici”.
Coronavirus, Italia: test rapidi nelle scuole, c’è il via del Comitato Tecnico Scientifico
Come nel resto d’Italia, anche a Imperia, nelle ultime settimane, si sono registrati alcuni casi di positività nelle scuole che hanno fatto scattare le procedure di sicurezza, con l’isolamento di decine di studenti e numerosi docenti, e i conseguenti disagi del caso.
L’utilizzo dei tamponi rapidi nelle scuole, grazie alla possibilità di sapere, nel giro di pochi minuti (circa 20), se uno studente (o docente/operatore/impiegato) è positivo al Covid 19 o meno, potrebbe comportare un notevole alleggerimento della gestione dei casi sospetti, evitando che intere classi vengano poste in isolamento.
Si tratta dei tamponi “antigenici” o “saponette” che, finora, sono stati adottati negli aeroporti, proprio per la loro rapidità. Si basano sulla rilevazione di proteine virali (antigeni) presenti nelle secrezioni respiratorie. Per avere l’esito non serve un’attrezzatura o un addestramento particolare, aspetto che accelererebbe di molto la procedura, ma, dall’altra parte, ha una sensibilità dell’80/85%, inferiore rispetto al tampone classico.
Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri ha dato il via libera per la gara pubblica per la fornitura di 5 milioni test rapidi.