23 Novembre 2024 12:03

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23 Novembre 2024 12:03

“Io, vittima di omofobia”. La denuncia del cantante imperiese Alo su TV8. “Rifiutato da etichette discografiche perché ‘troppo gay'” / Video

In breve: Alo nel 2018 aveva conquistato il pubblico di X-Factor con la sua "Uomini che amano le donne".

“Sono stato rifiutato da etichette discografiche perché ‘troppo gay’. Ma non mi arrenderò mai”. Lo ha raccontato Alessandro Casini, in arte “Alo”, il cantautore di Diano Marina, nel corso di un’intervista rilasciata a “Ogni Mattina” il morning show di Tv8. 

Il cantante imperiese Alo si racconta su TV8: “Io, vittima di omofobia”

Alo, che nel 2018 aveva conquistato il pubblico di X-Factor con la sua “Uomini che amano le donne”, è stato ospite del programma “Ogni Mattina” di Tv8.

Intervistato da Adriana Volpe e Daniele Piervincenzi, Alessandro si è raccontato, parlando della sua attività come artista, ma anche rivelando dettagli sulla sua vita privata, dagli episodi di bullismo a scuola fino a brutte esperienze in tempi recenti.

Adoravo le icone del pop e mi rivedevo tantissimo in loro – racconta Alessandro – anche io mi sarei vestito così, con corsetto, zeppe e pantaloni a vita bassa. Passavo i pomeriggi a replicare le loro coreografie.

Il mio sogno è sempre stato quello di essere una di queste dive. Mi sentivo bene quando cantavo e ballavo, sempre state una valvola di sfogo, qualcosa che mi ha fatto realizzare chi ero e cosa volevo essere in futuro, anche al di fuori che sembrava normale per un ragazzino di 10 anni. Ho capito che non volevo essere per forza normale, ma tante altre cose.

Credo che molti ragazzini comincino il proprio percorso presto, quando ti confronti con i ragazzi della tua età, a scuola.

A scuola ne ho dovuto passare parecchie, dalle elementari alle superiori. Le critiche più feroci? Ricordo che per un periodo ho praticato calcio. Ero grassottello e gli altri ragazzini mi dicevano che ero una donna, negli spogliatoi mi chiedevano di far vedere le tette.

Vorrei dire una cosa – continua – Spesso il bullismo lo ricamiamo intorno al periodo dell’adolescenza, ma certe cose non passano mai. E lo dimostra anche quello che è successo a Gabriel Garko.

L’anno scorso sono stato rigettato da due etichette discografiche dopo aver passato una serie di selezioni. Il capo di una di queste mi disse che una persona come me non sarebbe mai entrata a fare parte dei loro artisti. Una settimana dopo, un altro dj mi ha rigettato perché non sapeva se legare il suo nome al mio, dato che ero ‘troppo gay’.

Nonostante tutto, io non mi arrenderò mai.

La mia canzone ‘Uomini che amano le donne’ racconta una realtà, il segreto di pulcinella – aggiunge Sono molti gli uomini che vanno con altri uomini di nascosto e nascondono questa realtà. Ho sofferto molto perchè mi è capitato di incontrare uomini con cui ero stato, ma che non mi avrebbero mai salutato per strada, per conservare la maschera con la famiglia.

Io ho gettato tutte le maschere sul palco di X-Factor e in tanti mi hanno scritto dicendomi che grazie alla mia canzone hanno trovato il coraggio di fare altrettanto. Magari rimarrò per sempre un ‘signor nessuno’, ma almeno so che la mia musica è stata utile a qualcuno”.

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