“Non possiamo più entrare nell’ottica che se uno vede una strada non affollata si toglie la mascherina e poi se la rimette. Dobbiamo essere più rigorosi, perché vogliamo in tutti i modi evitare nuove misure restrittive per le attività produttive e sociali”. Lo ha dichiarato nella serata di oggi, 7 ottobre, il Premier Giuseppe Conte in merito al nuovo decreto legge che impone l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto.
Coronavirus: mascherine anche all’aperto, conferenza stampa del Premier Conte
“Oggi abbiamo concluso i lavori del Consiglio dei Ministri. Abbiamo approvato un nuovo decreto legge, elaborato per affrontare questa nuova fase, caratterizzata da una risalita della curva dei contagi – ha dichiarato Conte – Abbiamo deciso di prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio dell’anno prossimo e abbiamo ritenuto necessario recuperare quel rapporto tra Stato e Regioni costruito nella fase più dura dell’epidemia. Da ora in poi le Regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle adottate a livello nazionale, mentre saranno limitate nelle misure di allentamento. Lo potranno fare solo d’intesa con il Ministero della Sanità.
Abbiamo introdotto misure più rigorose per affrontare questa fase. Le mascherine da ora in poi bisognerà portarle con se, quando si esce di casa, e indossarle. Indossarle in ogni caso a meno che non ci si trovi in una situazione di continuo isolamento. Faccio un’ipotesi. Si vive in campagna, isolati, in montagna, isolati. Per il resto la mascherina va indossata.
Non possiamo più entrare nell’ottica che se uno vede una strada non affollata se la toglie, poi se la rimette. Dobbiamo essere più rigorosi, perché vogliamo in tutti i modi evitare nuove misure restrittive per le attività produttive e sociali. Ecco perché lo raccomandiamo a tutti, e non facciamo distinzione tra luoghi aperti al pubblico, all’aperto, privati.
L’unica eccezione è consentita per le abitazioni private. Lo Stato non può chiedere ai cittadini, al chiuso delle proprie abitazioni, di tenere una mascherina. Sarebbe irragionevole tenere la mascherina tra persone che convivono sotto lo stesso tetto tutto il giorno.
Però mi permetto fare una forte raccomandazione a tutti i cittadini. Anche in famiglia dobbiamo stare attenti. Ci sono persone anziane, fragili, vulnerabili. Rispettiamo anche in famiglia, nelle abitazioni private, la distanza. Utilizzando le mascherine, se ci avviciniamo. Se riceviamo amici, conoscenti, familiari che non convivono con noi, stiamo attenti. Quelle, come ci dicono gli esperti, sono le occasioni in cui più si diffonde il contagio.
Non tutti saranno obbligati a indossare la mascherina. Esenti i bambini di età inferiore a sei anni, chi svolge attività sportiva e chi ha problemi di salute, ad esempio disabilità o difficoltà respiratorie.
Noi fin qui abbiamo gestito questa epidemia con rigore, coesione, senso di responsabilità. Se dismettiamo questo senso di responsabilità, questa volontà di fare qualche sacrificio in più in virtù del bene comune andremo in difficoltà.
Nelle fabbriche e negli uffici pubblici restano in vigore gli attuali protocolli che garantiscono le condizioni di sicurezza. Queste sono le regole che proponiamo. Entreranno in vigore da questa sera e domani si applicheranno.
Perché indossare le mascherine? Per la tutela della salute. Se tuteliamo la salute tuteliamo anche il tessuto produttivo. Gli indici economici in Italia oggi sono più buoni rispetto ad alcuni mesi fa.
Nella fase del lockdown questa misura non era adeguata, proporzionata. Oggi, che non vogliamo ritornare in quella fase, riteniamo che questa misura possa segnalare un più elevato livello di precauzione, evitando misure che possano impattare negativamente sul tessuto economico e sociale”.
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