Un grave difetto di costruzione, mai riscontrato in precedenza, sarebbe la causa del crollo del Ponte Morandi. Questo il contenuto di una lettera, inviata da Autostrade per l’Italia al Ministero dei Trasporti, acquisita dalla Procura della Repubblica di Genova.
Ponte Morandi: crollo causato da difetto di costruzione
La missiva, inviata a pochi giorni dal secondo incidente probatorio sul crollo del Ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 provocò la morte di 43 persone, contiene, secondo quanto rivelato da La Stampa, evidenze emerse a seguito di analisi scientifiche condotte negli ultimi due anni da docenti universitari e esperti del settore.
I periti nominati da Aspi, società controllata da Atlantia, del gruppo Benetton, avrebbero individuato un grave difetto nella costruzione del viadotto. Difetto mai riscontrato sino ad oggi e, secondo gli esperti, non diagnosticabile neppure dalle migliori tecnologie di monitoraggio presenti sul mercato.
Il Ponte Morandi, lo ricordiamo, fu costruito da Condotte d’Acqua, tra il 1963 e il 1967, per conto di Anas, dopo un bando di gara di appalto-concorso.
Le conclusioni cui sono arrivati i periti potrebbero avere risvolti clamorosi sia per quel che riguarda le richieste risarcitorie ad Aspi sia per quel che concerne la tanto discussa revoca della concessione.