“Quanto sta accadendo nella nostra provincia a seguito degli ultimi eventi alluvionali ci impone qualche riflessione”. Così, in una nota, la Federazione Provinciale di Imperia del Partito Socialista Italiano.
Imperia: Psi chiede intervento Governo
“Un territorio ancora una volta ferito e mortificato sembra lasciato a se stesso soprattutto nelle sue lande più periferiche. L’impegno dei sindaci, dell’ente Provincia, degli amministratori, dei cittadini, delle autorità civili e militari, Prefettura in testa, non può bastare. Ad onor del vero va riconosciuto che la giunta regionale, che ultimamente ci aveva stancato con spettacolari quanto inutili passerelle turistico-elettorali, è intervenuta prontamente ad affiancare le autorità locali.
Lo ha fatto in primis con l’assessore Giampedrone invero sempre attento alle emergenze del nostro territorio. Ciò che purtroppo spicca è l’assenza di esponenti del governo centrale resa ancor più evidente da ciò che accade a pochi metri di distanza da noi, oltre al confine, in quella Francia altrettanto duramente colpita. L’intervento dell’esercito transalpino e l’arrivo del premier Macron ne sono l’evidenza più plastica. Sia ben chiaro: le passerelle, come detto, non ci interessano.
Ciò che conta è la reale comprensione delle difficoltà ormai croniche che un territorio bello quanto difficile sta attraversando. Sembra, nei vari governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, che la realtà delle Alpi del Mare sia un qualcosa di alieno alla comprensione dei leader romani. Una realtà transfrontaliera che vede interessata la nostra provincia, quella di Cuneo e il nizzardo. Terre e popoli che hanno storia e interessi comuni. Tutte le tematiche che li riguardano, dalla difesa del suolo, ai trasporti, all’uso delle risorse idriche, allo sviluppo turistico dovrebbero essere trattate secondo una logica sovranazionale e di impronta europea, logica che pare assente in molti protagonisti politici e istituzionali.
Alla vigilia della ricorrenza del quarantesimo anniversario del conferimento della medaglia d’oro alla nostra provincia per la lotta resistenziale da parte del Presidente Sandro Pertini, fieri della nostra italianità e lungi da rivendicare pretese autonomistiche, chiediamo solo che in nostri governanti comprendano queste realtà e agiscano come anche nei momenti più drammatici hanno fatto i popoli che le abitano: rimboccandosi le maniche e dimenticando i particolarismi per la lotta contro il comune nemico. Dalla resistenza contro il nazifascismo alla resilienza verso le violente aggressioni di eventi meteo sempre più frequenti e distruttivi”.