24 Novembre 2024 01:59

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24 Novembre 2024 01:59

IMPERIA. “BLITZ DELLA POLIZIA MUNICIPALE”, ANZI DI IMPERIAPOST DOVE ALCUNE PERSONE VIVONO IN UN BUCO NEL MURO/ LE FOTO

In breve: Ecco cosa sarebbe accaduto se a scoprirlo fossero state le forze dell'ordine. L'ennesimo intervento repressivo e non costruttivo.

 

collage moriani

IMPERIA – “Blitz” della polizia Municipale questa mattina sulla passeggiata Moriani. Alle prime luci dell’alba gli agenti hanno sgomberato un rifugio che alcuni extracomunitari hanno ricavato sotto la passeggiata. Un vero e proprio ‘buco’ scavato dietro la parete in mattoni rossi che costeggia la Moriani, e all’interno del quale era stata allestita un’abitazione di fortuna: un lettino da spiaggia con alcune coperte, cibarie, abiti e scarpe gettati a terra alla rinfusa. 

Un quadro, quello che si sono trovati davanti gli agenti, che non è nuovo alle cronache imperiesi. Già nell’estate del 2011 il rifugio era stato sgomberato e nuovamente murato. Evidentemente, con il passare degli anni e la nota crisi economica, le problematiche e le emergenze a livello sociale non sono mutate, e non è mutato nemmeno il modo di affrontarle: puramente repressivo anziché costruttivo. Un modus operandi che rimuove il problema senza analizzarlo, e non evita che si riverifichino episodi simili. Non vi è il lavoro coordinato dei servizi sociali e delle forze dell’ordine, non vi è la presa di coscienza che quel ‘buco’ nel muro è il simbolo del degrado sociale prima di quello ambientale. 

ATTENZIONE: Il blitz che vi abbiamo appena raccontato non si è ancora verificato. Imperiapost ha scoperto il ‘buco’ sulla passeggiata Moriani, abbiamo intravisto un uomo piuttosto giovane e di origini straniere che vi dormiva all’interno, e abbiamo provato a ipotizzare come sarebbero andate le cose se le forze dell’ordine ci avessero anticipato.

L’emergenza abitativa è ormai una vera e propria piaga che costringe alcuni sventurati a vivere in un buco nel muro, nell’illegalità, ma soprattutto nel degrado e nell’indifferenza. Infatti, nonostante la passeggiata sia chiusa ai pedoni per questioni di sicurezza, è semplicissimo accedervi e non vi è alcuna segnaletica su Corso Garibaldi che segnali il divieto di accesso.

A molti sarà capitato di intravedere in quell’anomalo ‘buco’ il lettino e le coperte, ma nessuno ha mai pensato di segnalarlo alle forze dell’ordine o ai servizi sociali, o alla Caritas. C’è voluto un blitz, questa volta condotto dagli organi d’informazione. E la speranza è che questa volta si rechino sul luogo congiuntamente le forze dell’ordine e i servizi sociali, per murare quel buco per sempre e garantire ai meno abbienti condizioni più umane.

Daria Chieppa

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