“Ho già presentato la richiesta ufficiale all’ASL per visionare gli atti e le motivazioni, dopodiché mi rivolgerò alla Procura della Repubblica”.
Sono le parole di Massimiliano Brunofranco, papà di uno degli alunni delle classi posizionate nei locali seminterrato della scuola di via Gibelli (Istituto Sauro).
Dopo la notizia del parere positivo dell’Asl sulla possibilità di effettuare le lezioni nelle aule in questione, Brunofranco, uno degli autori degli esposti ai Vigili del Fuoco, ha sottolineato che la vicenda non termina qui.
Imperia: Sauro, via libera ASL per lezioni nei seminterrati. Parla un genitore
“La mia battaglia non è finita – dichiara Massimiliano Brunofranco a ImperiaPost – anche se l‘ASL ha dato il via libera, io non ritengo che sia opportuno che dei bambini passino nei seminterrati 8 ore al giorno.
Ho già presentato la richiesta ufficiale per visionare gli atti e le motivazioni – continua – dopodiché mi rivolgerò alla Procura della Repubblica.
Le mie preoccupazioni riguardano la salubrità dell’ambiente, non per la metratura, ma per l’illuminazione, l’areazione e il pericolo del gas radon (un gas radioattivo che si può formare nei locali interrati a contatto con il suolo).
Forse dovranno proseguire ulteriori lavori, non è chiaro, ma la mia domanda è, allora, perché non sono stati fatti prima? Ma anche se facessero ulteriori interventi, non sarebbe una soluzione definitiva adeguata. Posso capire se questa soluzione fosse stata adottata nei mesi di aprile e maggio dello scorso anno per evitare di tenere chiusa la scuola allo scoppio dell’emergenza, ma ora, a distanza di 8 mesi, non può essere trovata una soluzione come questa, senza nemmeno i lavori terminati. Credo che neanche una turnazione delle classi sarebbe la soluzione adatta, perchè nessun bambino dovrebbe fare lezione lì sotto, non lo dico solo per mio figlio.
A me non interessa far la guerra a nessuno, ma credo nella prevenzione, bisogna agire in anticipo. È un’ingiustizia nei confronti dei bambini, non dei genitori. Capisco che sia comodo per tutti che vadano a scuola, ma la priorità è la salute”.