“È possibile che nei prossimi giorni si decidano ulteriori misure soprattutto nelle zone più colpite dal virus“. Lo ha affermato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa odierno sull’andamento dell’epidemia da Coronavirus.
Oggi nella regione si sono registrati 585 nuovi contagi, ancora in crescita rispetto ai giorni scorsi.
Coronavirus, Liguria:
Giovanni Toti
“Abbiamo superato il muro dei 30 per quanto riguarda le terapie intensive. Sono 6 i morti. Il triste bilancio di chi perde la vita ci ricorda che stiamo affrontando una malattia che, nonostante sia curata con maggior appropriatezza rispetto a quando era sconosciuta, può farci ancora del male.
Per quanto riguarda i posti letto, posso assicurare che in regione Liguria le terapie intensive possono arrivare al numero di 250. Al momento siamo a un’occupazione del 10%. A Savona c’è un cluster circoscritto che riguarda alcune RSA.
Ho sentito anche oggi il Governo, siamo tutti attenti per non dire preoccupati dal volume che ha preso l’epidemia e dall’andamento dei ricoveri di bassa e media intensità che se dovessero continuare così costringerebbero di aumentare di molto i posti letto.
È possibile che nei prossimi giorni si decidano ulteriori misure soprattutto nelle zone più colpite dal virus. Al momento quelle che sentite sono solamente ipotesi, occorreranno pareri medici e accordi con il Governo. Qualcosa è possibile che si faccia per mitigare la crescita della curva del Covid nella nostra Regione”.
Filippo Ansaldi (responsabile prevenzione Alisa)
“A Genova c’è stato un netto incremento dell’incidenza del virus negli ultimi giorni. A Spezia, il cluster che ha caratterizzato il mese di settembre è sotto controllo, tanto che l’incidenza del virus è nei limiti. Un profilo simile anche a Imperia. Il dato imperiese ci dice che l’incidenza è inferiore rispetto all’intero territorio regionale. In provincia di Savona l’incidenza è stata per molto tempo al di sotto linea della linea di attenzione. Sino il picco di oggi, con l’esplosione di un focolaio in una residenza socio sanitaria per anziani.
Il numero di posti letto di media intensità è stato contenuto fino a 15 giorni fa. Negli ultimi 15 giorni c’è stato invece un aumento, una crescita esponenenziale. Per quanto riguarda le terapie intensive, invece, per la capacità di curare i pazienti, per l’abbassamento dell’età media, per il quadro diverso rispetto a marzo e aprile, si evidenzia una crescita progressiva lineare dalla fine di agosto. Siamo lontani dalla crescita esponenziale che abbiamo visto per la media intensità”.
Ernesto Palomeri (gestione emergenza Covid nelle Rsa)
“Negli ultimi due giorni l’accensione di alcuni focolai ha cambiato il quadro della Rsa. In particolare il focolaio esploso oggi in provincia di Savona con 81 casi positivi (su 139 pazienti) tutti in un’unica struttura. Purtroppo la penetrazione del virus in un mondo di comunità e soprattutto con pazienti fragili, ha un’estrema velocità di diffusione. Rispetto ai quadri che eravamo abituati a vedere durante il periodo primaverile, la percentuale degli anziani asintomatici è molto alta. Supera l’80% di tutti i positivi. Una prognosi migliore, però questo non ci consente di abbassare la guardia. Stiamo studiando dei provvedimenti per impedire la penetrazione del virus nelle Rsa”.
Matteo Bassetti (direttore reparto Malattie Infettive Ospedale San Martino)
“Vorrei darvi un dato importante. Noi avevamo a marzo, all’Ospedale San Martino, lo stesso numero di ricoveri. Su 41 c’erano 38 coschi al 28 marzo, oggi un casco. La capacità di gestire l’infezione è molto cambiata. Intercettiamo precocemente i nostri malati. Io continuo a essere fermamente convinto che oggi siamo più bravi a gestire i nostri malati”.
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