28 Dicembre 2024 14:30

28 Dicembre 2024 14:30

Imperia: legge omotransfobia, tra le Sentinelle in Piedi anche un Magistrato e un Consigliere comunale/Foto e Video

In breve: In totale 100 le piazze, nelle principali città d'Italia, che hanno aderito all'iniziativa promossa dalla Sentinelle in Piedi.

C’erano anche un consigliere comunale e un Magistrato ieri, domenica 18 ottobre, in Spianata Borgo Peri, al sit in organizzato dalle Sentinelle in Piedi per dire no alla legge contro l’omotransfobia.

Imperia: omotransfobia, Sentinelle in Piedi in Spianata Borgo Peri

In totale 100 le piazze, nelle principali città d’Italia, che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Sentinelle in Piedi. Ieri, a Imperia, circa 30 gli attivisti in Spianata Borgo Peri, molti dei quali con cartelli. “La famiglia non è un reato di opinione”, “Restiamo liberi di educare”, “Il Legislatore rispetti la Costituzione”, “DDL Omotransfobia è contro la democrazia”, “No alla legge Liberticida”.

Tra i presenti anche un consigliere comunale, un Magistrato, esponenti del Popolo della Famiglia, del cda Isah, oltre a insegnanti e liberi professionisti.

“Le leggi contro l’omotransfobia – si legge nel volantino distribuito – con il pretesto di voler proteggere persone omosessuali e transessuali dalla violenza e dalla discriminazione, in realtà pongono in pericolo la libertà di espressione, di religione e di associazione.

Le persone omosessuali e transessuali sono già giustamente tutelate dalla legge contro atti violenti, ingiuriosi o discriminatori, come tutte le altre persone, a prescindere dalle proprie tendenze sessuali. Invece, le leggi penali anti omotransfobia prevedono di punire con la reclusione mal definiti atti di omofobia o di transfobia. Anche sostenere il diritto dei bambini a crescere con una mamma e un papà, essere contro le adozioni gay, oppure dire che il sesso non si può cambiare, può essere interpretato come un atto ‘omofobico’ o ‘transfobico’.

Peraltro, gli appartenenti ad associazioni ‘omofobe‘ sarebbero puniti (fino a sei anni di reclusione) e le proposte di legge spesso prevedono che il ‘colpevole omofobo’ possa prestare lavoro non retribuito in favore di associazioni LGBT.

Il grave rischio in caso di approvazione di una legge anti omofobia è che chiunque manifesti pubblicamente sostegno per la famiglia naturale, per i diritti dei bambini, o promuova una sana visione della sessualità possa essere condannato alla reclusione.

Se non reagiamo, questa ‘legge bavaglio’ sarà presto approvata e rischieremo tutti il carcere e la rieducazione arcobaleno: firma ora questa petizione, compilando il modulo, per chiedere al Presidente del Consiglio Conte, al Presidente della Camera Roberto Fico, e alla Commissione Giustizia di non approvare questa legge liberticida!”.

Condividi questo articolo: