23 Novembre 2024 18:53

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23 Novembre 2024 18:53

REVOCA DELEGA ALL’ASS.PODESTA’.IL M5S SI SCAGLIA CONTRO CAPACCI:”E’ IL RISULTATO DELLE SPARTIZIONI DI POTERE DI INIZIO MANDATO”

In breve: Russo "Se il nostro sindaco ha scelto un assessore inadeguato al ruolo richiesto, lo deve cambiare. Se non lo fa è un incompetente"
Il capogruppo 5 Stelle Antonio Russo e il sindaco Carlo Capacci
Il capogruppo 5 Stelle Antonio Russo e il sindaco Carlo Capacci

IMPERIA – Russo non ci sta. Dopo la bocciatura della mozione presentata nel consiglio comunale dello scorso 13 giugno che proponeva di sospendere la delega all’Ambiente per l’assessore Nicola Podestà, il Movimento 5 Stelle si scaglia contro il sindaco Carlo Capacci dandogli dell’incompetente.

Venerdì sera tutto il consiglio comunale di Imperia ad eccezione dei consiglieri Russo, Glorio (M5S) e Fossati (Imperia Riparte) ha votato vergognosamente compatta contro i cittadini di Imperia – si legge nel comunicato del M5S -. Non e’ possibile difendere l’indifendibile sulle spalle e sulle tasche della cittadinanza, stiamo pagando con soldi veri, tanti soldi, troppi, una servizio scadente che ha sorpassato i limiti della decenza e non è dignitoso per la nostra città. Se il nostro sindaco ha scelto un assessore  inadeguato al ruolo richiesto, lo deve cambiare, non possono intervenire logiche di spartizioni di potere da rispettare, non è il suo ruolo.

Viste le nuove passioni del nostro sindaco proveremo a dirglielo così, un allenatore che piazza un giocatore di piccola taglia per marcare un attaccante stazzato, continuerà inevitabilmente a far incassare dei gran goal alla sua squadra; se non lo capisce, è un incompetente, osservi un qualsiasi bidone della spazzatura della nostra città per farsi un idea più chiara. Quello che ci ha amareggiato maggiormente comunque, è l’astensione di Forza Italia e di Imperia Bene Comune. Una richiesta di revoca o si approva o si boccia, non si prende in giro la gente con un’astensione che sa tanto di strizzatina d’occhio alla maggioranza nel migliore dei casi, un segnale di soggezione nel peggiore.

Se la maggioranza serra i ranghi e con la propria votazione contraria conferma cocciutamente le spartizioni di potere stipulate a inizio mandato, l’opposizione non aveva motivo di astenersi, il suo compito è spingere per correggere e riequilibrare gli ‘svarioni’ dell’amministrazione, ma anche questa volta, una volta arrivati alla conta dei voti, ci siamo trovati soli dalla parte dei cittadini“.

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