IMPERIA – Il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonello Ranise interviene sul tema della sanità in provincia di Imperia, delineando le criticità che ritiene dovrà affrontare la neo-costituita commissione consiliare speciale sulla sanità.
“Il recente consiglio comunale ha dato vita alla Commissione Speciale della Sanità, commissione, è bene sottolinearlo, a costo zero, senza alcun emolumento per i commissari. Probabilmente nessun tema è tanto sentito dai cittadini come quello della sanità, dove i tagli lineari di questi ultimi anni (alcuni in parte inevitabili, ma spesso poco razionali e operati con criteri fortemente penalizzanti per la nostra Provincia) hanno messo a dura prova tutto il sistema “salute” e i percorsi socio-assistenziali.
Chiarisco subito che non ho intenzione di fare sconti a nessuno, né alla Regione, né ai governi nazionali che si sono succeduti in questi anni, i quali, senza distinzione di colore politico, hanno sostanzialmente provveduto solo a tagliare i fondi e a ribaltare i problemi sulle regioni, cui compete la gestione e la programmazione del settore sanitario nel suo complesso. Le organizzazioni sindacali si sono più volte mobilitate, e sarà opportuno lavorare in sinergia con esse, a partire dall’annoso problema della quota capitaria (una delle più basse d’Italia), che dovrà progressivamente essere bilanciata.
Riassumo velocemente le criticità che sarà opportuno affrontare al più presto, coinvolgendo il presidente del distretto socio sanitario, assessore Risso, e la direzione aziendale dell’ Asl imperiese, cui non manca, è doveroso riconoscerlo, la disponibilità al confronto. Oltre alla già citata quota capitaria, ovvero la quota pro-capite destinata dalla Regione ad ogni singolo cittadino per le cure sanitarie, sarà prioritario affrontare il problema delle fughe verso altre realtà. In particolare verso il basso Piemonte, la vicina Francia, le strutture ospedaliere di livello avanzato, soprattutto in Lombardia, dove sono operative autentiche eccellenze soprattutto nel campo della chirurgia specialistica, e in alcuni settori di medicina interna immuno-ematologica.
C’è poi il nodo della riorganizzazione interna dei Presidi Ospedalieri di Imperia e di Sanremo, con i previsti trasferimenti dei reparti di Urologia e di Ortopedia, che comportano spese tutt’altro che trascurabili e di cui sarà opportuno chiarirne il senso, la paventata chiusura (causa accorpamento con Sanremo) di reparti come l’Ostetricia e la Neonatologia dell’Ospedale di Imperia, che costituirebbero un grave impoverimento della nostra struttura ospedaliera.
Altro argomento tutt’altro che secondario è quello del Palazzo della Salute di via Acquarone, che accorperà la medicina ambulatoriale, la diagnostica di base, l’Igiene Pubblica, i servizi amministrativi, il “Primo Soccorso”. Soprattutto sul ruolo di quest’ultimo bisognerà essere chiari ed esaustivi, in modo da definirne le funzioni che non sono assolutamente sostitutive della medicina d’urgenza ed emergenza svolta dal Pronto Soccorso e dal 118 che non devono essere impoveriti, semmai potenziati. Infine da ultimo, non certo per importanza, il Parking dell’Ospedale, operazione lacunosa ed autolesionista che va assolutamente corretta e comunque al momento sospesa, nello stesso interesse dell’Asl, come molto opportunamente richiesto dagli stessi sindacati di categoria (vedi il recente intervento del segretario UIL, Vernazza, dalla Cisl e dalla Cigl, e dalle altre sigle sindacali operative nel settore sanitario), oltre che praticamente da tutte le forze politiche e dai lavoratori ospedalieri, senza esclusione di categoria. Il lavoro, come si vede, non manca: sta alla capacità operativa della commissione saper incidere realmente nel merito dei problemi sul tappeto. Auspico quindi che si riunisca in tempi brevi e a tutti i membri e al Presidente della commissione in particolare (che correttamente spetta alla maggioranza), non farò mancare il mio apporto costruttivo”.