Anche quest’anno, nonostante il periodo difficile dovuto all’emergenza Coronavirus in corso, la Corsa al Monte Faudo, giunta alla 50esima edizione, è stata un grande successo.
Per l’occasione è stata organizzata anche una lotteria per sostenere la lotta al diabete infantile. Il primo premio in palio, un Kimko Agility 16+, è stato vinto da Elena Pizio, e il secondo, un Samsung Galaxy S10, da Manuela Pierani. Entrambi sono stati consegnati oggi presso la QuadTeca di via Garessio, alla presenza del presidente Marathon Club di Imperia William Stua.
Presente anche il presidente di Lions Club Imperia La Torre Piero Puppo che ha ricevuto la donazione di 815 euro per sostenere l’associazione Diabete Giovanile.
William Stua – presidente Marathon Club Imperia
“Nonostante questo periodo, abbiamo portato a termine la 50° edizione della Corsa al Monte Faudo.
Anche quest’anno siamo riusciti a fare la lotteria, per sostenere la lotta contro il diabete infantile e un po’ tutto il Marathon Club.
Abbiamo dei premi bellissimi, stiamo oggi consegnando l’Agility 125, qui alla QuadTeca . Secondo premio un telefonino della Samsung S10.
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno collaborato, a cominciare dal Conad che ci ha dato un grosso sostegno. Vorrei ringraziare quelli che hanno collaborato con noi e in particolare il Lion Club Imperia La Torre, che si è dato molto da fare per sostenere il diabete infantile.
Ogni anno noi abbiamo un’associazione che riusciamo a sostenere questa lotteria.
Speriamo di poter continuare su questa strada per molti anni. Ringrazio i cittadini che hanno acquistato il biglietto e ringrazio la centrale del latte di Torino che ci ha dato per ogni biglietto venduto un litro di latte”.
Piero Puppo – Lions Club “Imperia – La Torre”
“Volevo ringraziare William Stua, presidente del Marathon Club Imperia, per questa iniziativa. Questi soldi saranno donati all’associazione Diabete Infantile.
È un’associazione che opera sul territorio da circa 20 anni ed è composta da genitori. Lavora sulla provincia di Imperia , di Savona, di Genova e Alessandria.
Principalmente si occupa di bambini, che sono i primi ad avere questa malattia. L’obiettivo è rendere i bambini indipendenti dalla patologia, per riuscire ad affrontarla da soli, senza l’aiuto degli adulti. Si gestiscono in autonomia.
Aiutano le famiglie che per la prima volta si trovano catapultati in un mondo nuovo. È un’associazione che si muove per degli scopi importantissimi”.