Una lettera di denuncia/protesta giunge alla nostra redazione a seguito del nostro articolo sulla classe in quarantena all’Ipsia G. Marconi di Imperia. La nostra lettrice Laura denuncia la mancanza di comunicazione da parte delle istituzioni sanitarie e scolastiche alle famiglie oltre ad una presunta disorganizzazione per quanto riguarda la didattica a distanza.
“Buongiorno, sono la mamma di un ragazzo che frequenta l’istituto IPSIA Marconi di Imperia. Noi genitori della classe terza BID (idraulica) siamo stati contatti, giovedì nel tardo pomeriggio, dalla scuola in quanto un alunno della suddetta classe è risultato positivo al tampone Covid.
La scuola ha giustamente chiuso la classe. Non abbiamo più avuto notizie ne’ dalla ASL ,ne’ dalla scuola. Io personalmente ho contattato il medico di famiglia che mi ha detto di tenere il ragazzo in isolamento fiduciario per 10 giorni dall’ultimo contatto che ha avuto col compagno. Nell’elenco degli isolamenti volontari il nome di mio figlio non risulta. Questa situazione non mi pare normale! Io mio figlio lo tengo a casa, con tutte le precauzioni del caso, visto che non vive solo! Mi chiedo se la scuola abbia segnalato all’ASL e se così perché l’ASL se ne lavi le mani.
Come possiamo contenere il virus se non c’è informazione? Non credo che tutti i ragazzi se ne stiano chiusi 10 giorni in cameretta se non informati dei rischi. Poi non parliamo della didattica a distanza non pervenuta. Nell’orario della prossima settimana la terza BID è sparita e basta! Dovrebbero essere a casa anche i professori frequentanti la classe….”
(lettera firmata)
A seguito del nostro articolo si sono registrati numerosi i commenti di dissenso sull’organizzazione della scuola.
“Le lezioni DOVREBBERO continuare a distanza, e comunque dovrebbero essere già essere organizzate al 50% a distanza, ma per ora limbo totale come al solito”. – “pensiamo a presentare i corsi post diploma…… Però intanto non facciamo lezione per arrivare al diploma, e non di certo per colpa degli insegnanti o dei ragazzi. È veramente vergognoso siamo quasi a novembre e non si é ancora organizzato nulla, si naviga a vista giorno per giorno”. – scrive Deborah
“Come fanno tutte le altre scuole. Ma noi no. Noi. Siamo speciali. La nostra dirigente si sente onnipotente” – sostiene Daniela.