24 Novembre 2024 05:37

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24 Novembre 2024 05:37

CASINÒ DI SANREMO. DI MECO E ARGIRÒ I NOMI FORTI SUL TACCUINO DI BIANCHERI PER I NUOVI VERTICI. MA OCCHIO ALL’OUTSIDER…

In breve: Nel dettaglio, se Biancheri decidesse di mantenere invariato il management dell'azienda, cda con presidente e amministratore delegato, la gestione verrebbe affidata a Di Meco, nelle vesti di presidente, e a Argirò, nelle vesti di Ad. Ma occhio a...
In alto Giuseppe Argirò, sotto Pino di Meco
In alto Giuseppe Argirò, sotto Pino di Meco

Sanremo – Giuseppe Argirò e Pino Di Meco sono i nomi forti sul taccuino del neo Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri per il rinnovo dei vertici del Casinò di Sanremo. Il primo cittadino della città dei fiori, infatti, vuole azzerare l’attuale cda della casa da gioco, composto dal presidente Gian Carlo Ghinamo, dai consiglieri Marco Cambiaso e Sara Rodi, in quanto considerato troppo vicino all’ex Sindaco Maurizio Zoccarato, e istituire la figura dell’amministratore delegato.

Nel dettaglio, se Biancheri confermasse questa nuova ipotesi di management dell’azienda, ovvero cda con amministratore delegato, la gestione verrebbe affidata propria a Di Meco (già in passato al vertice della casa da gioco sanremese), nelle vesti di presidente, e a Argirò (ex presidente di Area 24 e amministratore unico della Porto di Imperia Spa), nelle vesti di amministratore delegato.

Nel caso in cui, invece, Biancheri optasse per la modifica dei quadri dirigenti e l’istituzione dell’amministratore unico, in pole ci sarebbe Argirò. Non manca, però, come sempre quando si parla di rinnovi di cariche amministrative, il classico outsider pronto a sparigliare le carte. Si tratta di Sergio Tommasini, amministratore della Sunchem Holding (società di ricerca e sviluppo industriale operante nel settore della genetica e del DNA ricombinante applicata a piante vegetali per l’energia e scopi umani), stretto collaboratore di Massimo Ghilardi, amministratore unico della Idroedil. Sarebbe Tommasini l’antagonista di Argirò, con Di Meco invece quasi certo della presidenza in caso di rinnovo del cda.

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