IMPERIA – Il caso generato dalla mozione – bocciata – del M5S a proposito dell’appalto rifiuti, delle promesse disattese e del ruolo dell’assessore Nicola Podestà, non smette di creare dissensi. Arrivano le precisazioni del capogruppo di Forza Italia Antonello Ranise, tacciato da Antonio Russo (M5S) di strizzare l’occhio alla maggioranza vista l’astensione durante la votazione.
“L’aspra ‘querelle’ tra il Movimento 5 stelle e il consigliere Grosso mi offre lo spunto per chiarire alcuni punti circa la scelta di Forza Italia, che, in pieno accordo tra i consiglieri e con il capogruppo Poillucci, ha deciso di astenersi sulla mozione di sfiducia all’assessore Podestà. Sono francamente un po’ stucchevoli le insinuazioni di ammiccamenti o ‘strizzatine d’occhio’ che sarebbero in corso tra maggioranza e alcuni esponenti della minoranza. Noi non facciamo sconti a nessuno, né li faremo in futuro.
Il problema è che trovo assurdo e scorretto addossare all’assessore Podestà tutte le colpe di un malfunzionamento del servizio di smaltimento dei rifiuti (e non certo solo di quello), che invece è da addebitarsi all’incapacità di tutta l’Amministrazione a gestire con decisione e incisività il problema. Conosco poco l’assessore Podestà, ma ha senz’altro alcune caratteristiche che me lo rendono simpatico: è persona educata e perbene, non è arrogante né tracotante, si è messo in gioco probabilmente senza sapere in che guaio sarebbe andato a cacciarsi.
Ricordo i fatti pregressi: il capitolato della gara d’appalto (poi vinta da Tradeco) fu approvato da tutte le forze politiche, con l’eccezione di SEL e PRC, che infatti hanno titolo alla critica almeno in ragione della loro coerenza. Tra i meriti di quel capitolato, ve ne fu almeno uno riconosciuto da tutti: quello di aver tentato di regolamentare una materia confusa e di aver istituito una premialità per i cittadini virtuosi incentivando la raccolta differenziata. Ora alla prova dei fatti la città è sporca e degradata, la situazione si è fatta davvero imbarazzante per cui l’Amministrazione deve porvi rimedio al più presto, imponendo a Tradeco il rispetto del capitolato stesso. C’è poi un altro aspetto che emerge dalla polemica tra Grosso e M5S: si parla di una città ‘liberata’ dal potere ‘Scajoliano’.
So che dirlo ora non è facile, allora lo faccio io: i dieci anni di Amministrazione Sappa, che hanno coinciso con il massimo del potere di Scajola all’epoca ministro, sono stati i dieci anni in cui più si è fatto per la città, a partire dalle opere pubbliche, mai viste in precedenza, passando per la politica sociale, allora modello per tutte le amministrazioni locali e infatti più volte premiata anche dalla Regione stessa amministrata dalla sinistra, e per la politica di espansione turistica e culturale, con iniziative di ogni genere e manifestazioni di alto livello. Ed è francamente incomprensibile (o comprensibile per motivi che preferisco non citare per carità di patria) come esponenti stessi del centrodestra e di Forza Italia (o dell’ex-PdL), tacciano o non si esprimano in nessuna sede per rivendicare la sola realtà dei fatti. Anche su questo, in futuro, sarà bene discutere“.