“Domani mattina alle 9 ci riuniremo con il Governo. Tra le ipotesi c’è la chiusura delle scuole”. Lo ha annunciato il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti questa sera, nel corso del consueto appuntamento serale per fare il punto sull’emergenza Coronavirus.
Coronavirus, Liguria: incontro Regioni-Governo, l’annuncio di Toti
“La preghiera che vi rivolgo è di stare tutti a casa con le vostre famiglie, invitando massimo due persone come prevedono le regole governative – ha dichiarato Toti – Se non invitate nessuno ancora meglio. State a casa, non uscite. Un’ordinanza lo vieta. Potete uscire solo per ritirare cibo da asporto, per andare in farmacia o per necessità. E’ una questione di buon senso, prima tutto”.
“Andate in Pronto Soccorso solamente se è indispensabile – ha aggiunto Toti – e se vi sentite in serio pericolo, non per fare un tampone per qualche linea di febbre. Il rischio è di ingolfare i nostri pronto soccorso, impedendo ai medici di concentrarsi sui casi più gravi. In più, andare al Pronto Soccorso, dove ci sono in attesa malati Covid, non è un’operazione salutare. State a casa, per la vostra sicurezza e per l’efficienza del nostro sistema sanitario.
Se avete più di 70 anni, siete in pensione e non siete costretti a uscire per motivi impellenti, restate a casa. Voi siete i soggetti che devono stare a casa. Uscite il meno possibile, solo per camminare o per urgenze. Evitate nel modo più assoluto i luoghi affollati, i mezzi pubblici. Cercate di farvi aiutare dai vostri parenti. Vedete poco i vostri nipoti, o non vedeteli per niente. Potrebbe essere fatale. Tutti i giorni nei nostri ospedali viene ricoverato l’80-90% di persone sopra gli 80 anni”.
“Nuove misure? Domani mattina alle 9 ci riuniremo con il Governo – ha concluso Toti – Si sta ragionando su molte ipotesi. Abbiamo chiesto al Governo di poter dire la nostra con calma. C’è l’ipotesi di chiusura delle scuole, una misura che secondo gli esperti potrebbe portare a un abbattimento del 15% del contagio. Una decisione non facile, perché i ragazzi hanno il diritto di andare a scuola. C’è poi l’ipotesi di chiusure mirate nelle città più colpite, come Genova, Torino, Milano, Napoli, Roma. Abbiamo fatto una ricognizione delle misure che potremmo essere costretti a prendere. Dipende tutto da noi”.
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