Siamo ormai alle soglie di un nuovo possibile blocco delle attività, che potrebbe colpirci da un momento all’altro. Dal lockdown sono trascorsi già cinque mesi e, nonostante questo, non soltanto l’economia non si è ripresa e le famiglie italiane stanno ancora annaspando, ma i prezzi delle case continua a salire seppure in maniera modesta.
Questo accade in particolar modo in alcune zone, come la provincia di Imperia, al momento la seconda più cara di tutta quanta la regione Liguria in termini di quotazione media nel caso di compravendita di immobili ad uso residenziale. È seconda solo a Savona sia nel caso di classifica dei prezzi di vendita al metro quadrato che per i canoni di locazione.
A dimostrarlo sono i dati presentati dalle varie società immobiliari, che sui loro siti hanno segnalato una situazione che non brilla e non fa sperare neppure per il meglio. Il trend sembra continuare un andamento pressoché piatto, con incrementi di pochi punti percentuali malgrado i vari benefici fiscali.
A Imperia, infatti, il valore del mattone è salito appena dello 0,3% rispetto al mese di settembre del 2019, portando così il prezzo medio degli immobili a poco sopra i 2000 euro per metro quadrato; mentre per quanto riguarda i contratti di locazione, gli affitti salgono ancora e arrivano a toccare gli otto euro, di media, per metro quadrato come nel 2014. Il caro vecchio mattone che rappresenta il tradizionale investimento più amato dagli italiani, purtroppo spesso al centro delle controversie per le eredità.
In termini pratici, un appartamento ad uso residenziale di cento metri quadrati viene affittato a un canone di locazione mensile che varia da un minimo di 690 euro a Castelvecchio fino a un massimo di 850 euro al mese ad Oneglia (e non di rado senza alcun mobilio neppure minimo, oppure corredato di un arredamento di qualità assolutamente discutibile e una delle necessità più frequenti è quella di sostituire il materasso con uno di moderni materiali adattabili alle forme del corpo per godere della dimora in modo confortevole).
Le ragioni di questa situazione per molti non sono chiare e sembrano non tenere conto della crisi economica causata dalla diffusione della pandemia e dall’emergenza che ha costretto molti italiani a chiudere le loro attività.
I mesi della quarantena hanno significato una perdita incalcolabile di denaro reale, per molti cittadini che già soffrivano la perniciosa crisi occupazionale e la stagnazione economica che l’Italia si trascina da anni ora più che mai faticano ad immaginare in un futuro non troppo lontano l’acquisto di un immobile di proprietà a Imperia, con i prezzi attuali.
Eppure il mercato immobiliare non si blocca: la gente cerca ancora, non può fare a meno di una casa. Questo è poco ma sicuro, un tetto sulla testa è indispensabile, anche al costo di fare grossi sacrifici. E dal momento che la domanda è calata di poco, i proprietari venditori colgono la palla al balzo per mantenere alta la quotazione media.