“Oggi è stata di nuovo una giornata complessa in quasi tutti i nostri pronto soccorso, specie nell’area metropolitana. Si registrano 47 ospedalizzati in più: un dato parzialmente positivo perché è stabile da alcune settimane, ovvero il numero dei ricoveri, al netto delle dimissioni, non cresce con la stessa rapidità dei contagi. Ma la situazione rimane complessa: per questo nell’area metropolitana la nostra sanità sta transitando nella fase5, con la sospensione di tutta l’elezione e le attività programmate per aumentare i posti letto. Il resto della Liguria, invece, si sta allineando alla fase4“. Così il presidente della
Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto sull’emergenza Covid-19.
Coronavirus, Liguria: il punto sull’emergenza del Presidente Toti
Il presidente della Regione ha rivolto le condoglianze alle famiglie dei pazienti deceduti negli ultimi tre giorni e registrati nel bollettino odierno, ribadendo la “raccomandazione rivolta a chi ha situazioni di fragilità o un’età avanzata di riguardarsi con grande attenzione, perché le sindromi più severe, a volte con esiti nefasti, riguardano proprio queste fasce di popolazione”.
Per alleggerire la situazione negli ospedali dell’area metropolitana “ho chiesto ad Alisa di intervenire con il trasferimento di pazienti da Genova alla Asl1 e alla Asl2 – ha aggiunto Toti – incrementando una pratica che è già in atto tra le nostre Asl. Al contempo ho chiesto ai direttori generali degli ospedali genovesi Policlinico San Martino, Galliera e Villa Scassi di intervenire con grande determinazione e rapidità per bloccare tutto quello che serve, ovvero l’elezione e le attività programmate, per passare a un ulteriore incremento di circa 600 posti letto di media intensità in modo da dare un po’ di respiro ai nostri pronto soccorso”.
Regione Liguria sta inoltre valutando l’ipotesi di attivare un reparto di bassa complessità di cura con almeno 100 posti letto in Fiera, al padiglione Jean Nouvel.
“Oggi, dopo aver parlato con il capo della Protezione civile nazionale Borrelli – ha spiegato Toti –
abbiamo dato incarico all’assessore alla Protezione civile Giampedrone in collaborazione con Asl3 di avviare i sopralluoghi per valutare questo progetto. Questo reparto potrebbe svolgere le stesse funzioni della nave ospedale allestita nella prima fase dell’emergenza, quindi con degenze a bassa intensità di cura per consentire il turn over negli ospedali”.
Coronavirus: nuovo riunione regioni-Governo
“Oggi si è tenuta una seconda riunione con il Governo in vista del nuovo Dpcm – ha spiegato Toti – che dovrebbe regolamentare la campagna contro il Covid. Il Governo propone l’introduzione del sostanziale divieto di circolazione dopo le 21. Si potrà uscire solo con autocertificazione, per motivi di necessità. Proposta poi la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e la didattica a distanza per le scuole superiori.
Verrà introdotto poi un meccanismo automatico di confronto con le regioni. In base al quadrante di rischio 3 o 4, scatteranno ulteriori limitazioni, dalla chiusura di talune attività al lockdown complessivo di un’intera regione”.
Filippo Ansaldi, direttore Alisa
“Come ha annunciato il Presidente, verrà introdotto un sistema di categorizzazione del rischio che permetterà di categorizzare le regioni. Alla base il rapporto tra quadro epidemiologico e azioni. Gli scenari previsti sono 4 e si basano sul cosiddetto Rt, ovvero il numero di casi secondari che derivano dal caso indice.
Mediamente in Liguria l’indice Rt è tra 1.3 e 1.5. In base alla classificazione del Ministero la Liguria è border line tra gli scenari 3 e 4.
Lo scenario 4 ha almeno tre livelli di rischio, moderato, alto, da meno di tre settimane, alto, da piu di tre settimane. In questo momento la situazione in Liguria è di rischio alto, da meno di tre settimane. Per dare un’idea sono almeno 13 le regioni, in Italia, che hanno un Rt superiore a 1.5″.