“Non so in quale classificazione di rischio sarà la Liguria. Per RT dovrebbe essere nella fascia di rischio medio, per la classificazione del rischio bisognerà confrontarsi con il CTS”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, riferendosi al nuovo metodo di classificazione delle zone a rischio che entrerà in vigore con il nuovo DPCM, che potrebbe essere firmato nella serata di oggi dal premier Giuseppe Conte.
Coronavirus, nuovo DPCM, parla Giovanni Toti
“È appena finito il confronto con il Governo per il DPCM che verrà firmato entro le prossime ore. Abbiamo mandato come Regione le nostre osservazioni. È stato un dibattito vivace. Il meccanismo prevede che l’Italia venga divisa in 3 fasce, rischio basso, medio ed elevato, da cui discendono una serie di misure per contenere l’epidemia. Tutto questo viene fatto sulla base dei dati prodotti dai sistemi sanitari regionali e analizzati dal CTS, che elaborerà una tabella di scenario sulla base dell’indice RT e la fascia di rischio basata su 21 parametri.
Dalla fascia assegnata ne discenderanno una serie di misure, dalle più blande, già oggi in vigore, oltre a un coprifuoco nazionale dalle 22 alle 6 di mattina. Nella fascia di rischio medio chiudono a pranzo ristoranti e bar, nella fascia alta chiude tutto il commercio al dettaglio dei negozi e gli artigiani per la cura delle persone.
Non so in quale classificazione di rischio sarà la Liguria. Per RT dovrebbe essere nella fascia di rischio medio, per la classificazione del rischio bisognerà confrontarsi con il CTS.
La prima osservazione delle Regioni, determinante per l’intesa positiva sul provvedimento del Governo, è che la classificazione delle regioni avvenga in contraddittorio sui dati tecnici del CTS. Vogliamo sapere in quale modo il Comitato valuta i dati, anche facendo partecipare i nostri tecnici alla valutazione, per conoscere la sorte delle regioni e di conseguenza i provvedimenti di chiusura che ne discendono.
Abbiamo rilevato delle difficoltà. Tenere aperto l’impianto produttivo e didattico e chiudere ristoranti e bar per l’intera giornata riteniamo che crei difficoltà ai lavoratori e ai genitori. Le persone si troveranno a dover mangiare solamente in autogrill o a portarsi cibo da casa.
Abbiamo cercato di apporre qualche modifica di ragionevolezza. Tra qualche ora sapremo gli esiti dell’impianto, che ha lasciato le Regioni perplesse, come l’assegnazione automatica del fattore di rischio e la chiusura di bar e ristoranti.
Le fasce più deboli sono già attenzione dalla Regione Liguria”.