“Risulta davvero incomprensibile la voce di chi si oppone a questa iniziativa. Questa legge viene interpretata male quando si afferma che è un pericolo per la libertà, a meno che qualcuno non voglia avere la libertà di insultare, discriminare o aggredire altre persone”.
Sono le parole di Gianfanco Testa, presidente di Mia Arcigay Imperia, associazione attiva nel territorio imperiese per la difesa dei diritti di tutte le persone Lgbt, commentando l’ok pronunciato due giorni fa dalla Camera dei deputati della proposta di legge contro omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo. Approvazione che ha generato proteste in aula, in particolare da parte della Lega.
Ora, il DDL dovrà passare al vaglio del Senato.
Gianfranco Testa, presidente Arcigay Imperia
Come avete accolto la notizia dell’approvazione del DDL Zan alla Camera?
“L’approvazione del ddl Zan alla Camera è un altro piccolo passo verso un’Italia più civile più solidale e più laica.
È importante ricordare che questa legge, quando sarà approvata in via definitiva, colpirà i crimini d’odio contro le donne, le persone LGBT*, le persone disabili, ossia quelle categorie che ancora oggi vengono vessate e discriminate, come già accade da tempo in altri Stati europei e come già accade in Italia per crimini di odio razziale e religioso.
Ci sono forze politiche, come la Lega, che però hanno protestato in aula, affermando che questo provvedimento minerebbe alla libertà di espressione. Cosa ne pensa?
“Risulta davvero incomprensibile la voce di chi si oppone a questa iniziativa. Questa legge viene interpretata male quando si afferma che è un pericolo per la libertà, a meno che qualcuno non voglia avere la libertà di insultare, discriminare o aggredire altre persone.
Anzi, questa legge garantirebbe più libertà a tutti di esternare chi si è, senza avere il timore di aggressioni verbali o fisiche. Non danneggia nessuno, non impedisce a nessuno di esprimere la propria opinione in modo pacifico”.
Ora attendiamo fiduciosi il passaggio al Senato, lo scoglio più duro”.
Marco Antei, presidente onorario
Cosa cambierà se il DDL Zan verrà approvato anche in Senato?
“Per le persone che ritengono che siamo tutti uguali nelle nostre meravigliose diversità non cambierà nulla. Al contrario gli odiatori seriali, i cosiddetti leoni da tastiera, coloro che “hanno molti amici gay ma…” dovranno cominciare a preoccuparsi. Infatti il decreto prevede fino a quattro anni di reclusione per chi istiga a commettere violenza per motivi legati al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alla disabilità.
Sarà data la possibilità di accedere a pene alternative, ad esempio facendo volontariato presso Arcigay. Abbiamo diverse pareti da tinteggiare quindi saremo ben lieti di accogliere chiunque opterà per questa forma di redenzione. Ma saremo ancora più lieti se nessuno infrangerà questa legge, quando verrà approvata. Nessun bavaglio, dunque. Nessuna legge liberticida. Folle solo pensarlo. Scrivere su Facebook “frocio devi morire” non è un’opinione, neanche se lo afferma il tuo dio”.