“Siamo in un dramma, non è il momento delle polemiche. La situazione complessiva resta grave ma non è fuori controllo“. Lo ha affermato il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa odierna, in merito alle polemiche generate dalle misure introdotte dal nuovo DPCM, che, lo ricordiamo, entrerà in vigore a partire da domani, venerdì 6 novembre.
Coronavirus: parla Domenico Arcuri
“Il virus è ancora tra noi, forse meno aggressivo, ma ancora assai preoccupante. Non c’è tempo per fare polemiche, né per dividerci. È vero che fa meno danni ma è anche vero che con questo impeto se non raffreddiamo la foto la curva nessun sistema sanitario e neppure quello italiano può reggere.
L’ho già detto la settimana scorsa ma credo che giovi ripeterlo. Siccome succedeva nella prima ondata il 7% dei contagiati finisce ogni giorno in terapia intensiva e se i contagiati continua continuassero mediamente ad essere 30.000 ogni giorno questo significherebbe che almeno 2000 posti letto in terapia intensiva sarebbero ogni giorno occupati in più. Quindi, dopo una settimana il nostro sistema sanitario, malgrado l’importante rafforzamento che ha conseguito in questi mesi, non sarebbe più in grado di reggere numeri.
È già successo, ce lo ricordiamo tutti, e non deve più accadere. Dobbiamo raffreddare la curva senza angosciarsi. Dobbiamo muoverci il meno possibile tutti e abbiate fiducia in quello che stiamo facendo. Servirà per uscire prima e meglio da questa ennesima stagione difficile.
Continuiamo a applicare una campagna di tracciamento, che ha ormai raggiunto una dimensione ragguardevole.
Il sistema di monitoraggio permette di graduare misure di contrasto per ognuna delle Regioni. È un sistema elaborato che anticipa il rischio ed evita misure generalizzate, evita fin quando possibile il lockdown di tutto il paese.
Siamo in un dramma, non è il momento delle polemiche. La situazione complessiva resta grave ma non è fuori controlli. Lo posso dire in virtù di tutte le misure che sono state messe in campo.
In questi mesi non abbiamo mai sottovalutato il problema. Chiediamo agli italiani di fare ancora la loro parte, noi stiamo facendo la nostra. Abbiate fiducia”.